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 2013  giugno 21 Venerdì calendario

RCS, PARTE LA CACCIA AI DIRITTI DELLA VALLE APRE ALL’AUMENTO

Al quarto giorno di aumento di capitale, la partita di Rcs entra nel vivo: si scatena la caccia ai diritti che potrà condizionare il futuro assetto dell’azionariato. Ieri ne sono passati di mano 19,67 milioni, pari a una quota del 18% del totale. Una fetta importante che potrebbe contenere - almeno in parte - le opzioni messe in vendita da Giuseppe Rotelli (che ha 16,6%), ma non solo: tanto che nel gruppo di ieri ci sarebbero molte altre quote di soci che come lui hanno deciso di non seguire l’aumento. Chi ha comprato lo ha fatto a un prezzo ancora relativamente alto, visto la tendenza in discesa dei diritti (ieri hanno perso il 52,34%, le azioni l’11,11%) che sono negoziabili fino al 28 giugno. Mani forti in azione? Chiaro che gli occhi sono puntati su Diego Della Valle, già azionista con l’8,7% e pronto a salire. Ma a questo giro non sarebbe stato lui ad acquistare. Sarebbero invece intervenute delle banche che in un secondo tempo potrebbero girare tali diritti a qualcuno dei grandi soci, tra cui lo stesso Della Valle. Si vedrà. Lui, intervenendo a una trasmissione di Raidue, ha detto di non aver ancora deciso: «Ci sono ancora dieci o dodici giorni, ci penseremo». Per Rcs, ha spiegato, «vogliamo un piano serio, e ragionando con le banche, soprattutto vedendo che ci sono molti che non seguono l’aumento, e che hanno buon senso, ci si può sedere e vedere se si riesce veramente a fare un piano che possa dare un futuro». Ecco, «se il piano andrà in questa direzione noi ci saremo. Ma se non va in questa direzione vedremo, potremo fare altri ragionamenti».

Tra i grandi azionisti, Della Valle ha attaccato il presidente di Fiat, John Elkann, e il piano messo a punto dall’ad Pietro Scott Jovane: «Hanno fatto una operazione che io definisco come un cappotto abbottonato male al primo bottone». Elogi invece per Giovanni Bazoli, presidente di Intesa Sanpaolo, gran tessitore negli ultimi giorni. «In un incontro che abbiamo avuto ha detto - ho avuto riscontro di una persona che prende atto che le cose cambiano. E se cambiano bene anche con il suo aiuto, dobbiamo dirgli grazie». Siccome il gioco entra nel vivo, si muove anche la Consob. L’authority vuole rendere il più celere possibile la comunicazione della nuova mappa dell’azionariato Rcs.

Per questo ha chiesto ai soci rilevanti, anche fuori dal patto, di comunicare la quota detenuta nel capitale post aumento nel momento stesso dell’esercizio dei diritti, già prima dunque del 5 luglio. E a Rcs ha chiesto la pubblicazione di un supplemento al prospetto con quanto avvenuto dopo la pubblicazione. Oggi il faro sarà invece puntato su Mediobanca che presenterà alla comunità finanziaria il piano della «svolta» che ieri ha avuto il sì unanime del cda. Il futuro di Piazzetta Cuccia vedrà una graduale riduzione delle partecipazioni, anticipata dallo svincolo dai patti di sindacato in cui è presente, tra cui Rcs. Si rafforzerà, in Italia e all’estero, nel corporate & investment banking, come pure sul fronte retail, con maggiori sinergie tra Che Banca! e Compass.