Alessandro Pasini, Corriere della Sera 18/06/2013, 18 giugno 2013
ROSSI LENTO NON PERDE APPEAL. È IL PRIMO ITALIANO A TOCCARE 2 MILIONI DI ADEPTI SU TWITTER
Il record è arrivato ieri sera poco dopo le 22: Valentino Rossi, alias @ValeYellow46, è il primo italiano a sfondare il muro dei 2 milioni di seguaci su Twitter. Ora, come insegna bene il caso di Maurizio Gasparri (che l’anno scorso riuscì a dare della «nullità» per lo scarso numero di follower a un ragazzo che aveva osato criticarlo), non è da certi numeri che si misura la grandezza di una persona. Però l’impresa di Rossi è significativa e, per chi lo conosce, affatto sorprendente: oltre a essere uno degli sportivi più ricchi del mondo (Forbes lo colloca al 51esimo posto con 22 milioni di dollari guadagnati nel 2012), Valentino è uno degli italiani più famosi e amati, baciato da un successo mediatico riconosciuto mille volte negli anni: dalla laurea honoris causa in comunicazione alla Università di Urbino nel 2005 al premio Winning Italy del Ministero degli Esteri nel 2010 come alfiere del cosiddetto made in Italy; dal ruolo di protagonista in spot e fumetti a comparsate (per la verità rarissime) in programmi tv; dal successo mondiale dell’autobiografia scritta nel 2005 all’assalto quotidiano degli sponsor che lo vorrebbero testimonial, anche se storicamente VR46 (sigla anche della sua azienda di merchandising) si può permettere il lusso di dire di no quasi a tutti. Normale dunque che, in questa epoca social, proprio lui risulti l’italiano più seguito nel mondo. Come nota l’Osservatorio Social Vip, «Valentino si è iscritto a Twitter il 7 ottobre 2011 e già a metà giugno 2012 aveva sorpassato Jovanotti (@lorenzojova)», il suo amico che era stato il primo italiano a toccare il milione di follower nel maggio 2012 (e ora è fermo a 1 e 772mila). Secondo l’Osservatorio, Vale twitta meno ma guadagna mediamente 83mila adepti al mese contro i 53mila di Jovanotti. E così non sorprende neanche che la sua fama resista pure di fronte ai cattivi risultati in pista: per capirlo basterebbe vedere i fiumi di tifosi che lo aspettano a ogni gara nel paddock del Motomondiale (e c’erano anche nel biennio disastroso in Ducati) o ricordare come la sua immagine non sia stata incrinata più di tanto neanche dallo scandalo dell’evasione fiscale nel 2007. E i suoi rivali piloti? Lorenzo (@lorenzo99) ha 771mila seguaci, Marquez (@marcmarquez93) 408mila, Pedrosa ha un profilo (@26_DaniPedrosa) ma non lo ha mai usato. Dilettanti, insomma, anche se poi, al momento, dominano dove conta di più: nella vita vera. Pure ieri nei test di Barcellona (senza le Honda) Lorenzo infatti era primo e Valentino (anche caduto, senza conseguenze) solo sesto a 6 decimi. A quanti follower corrisponderanno?
Alessandro Pasini