Paolo Di Stefano, Corriere della Sera 18/06/2013, 18 giugno 2013
AUTORI DA RECUPERARE. SENZA INDIGNAZIONE
Dopo il fortunato libro di Stephane Hessel, varrebbe la pena scriverne un altro intitolato Indignatevi con moderazione. Ha ragione Alfonso Berardinelli quando (Avvenire, 15 giugno) invita a non indignarsi a buon mercato: se hai da indignarti, devi dire almeno contro chi. Altrimenti, evita. L’indignazione non ammette vaghezze. Ci si può indignare perché tanti scrittori del passato, molto migliori di quelli di cui si parla ovunque, sono stati messi in un angolo? Non ce n’è bisogno. Basta impegnarsi a ricordarli, semplicemente. Invitare a leggerli come contravveleno ai finti capolavori che impazzano, osannati ovunque, onnipresenti. Bisognerebbe ritornare agli elenchi di qualità per annientare le classifiche attuali, approfittando del fatto che l’editoria libraria, al contrario di ogni altro mercato, non prevede alcun rapporto proporzionale tra qualità e prezzo. Può offrire pessimi libri a cifre altissime ed eccellenti romanzi a prezzi stracciati: come se un pullover Oviesse costasse molto più di un maglione Armani. Bisogna tenerne conto nell’estate della crisi: ma che crisi è se Inferno di Dan Brown è vendutissimo a 25 euro al botto? È anche vero che non mancano le sorprese: e così puoi scoprire che, dopo tanto battage sullo scrittore americano, il nuovo romanzo di Andrea Camilleri (avrà raggiunto quota cento libri?) riesce a superarlo in vetta alla classifica.
Dunque, tralasciando l’inutile indignazione, conviene passare alla fase costruttiva con i consigli d’acquisto per l’estate, ottenendo il massimo con il minimo. Ecco alcuni nomi e titoli di romanzi italiani disponibili in libreria sotto i 10 euro per chi voglia snobbare l’abbaglio delle classifiche, dei premi letterari e delle novità. Attenzione, però: non cercateli in vetrina, ma sugli scaffali. E se vi dicono che anche uno solo di questi titoli non c’è, cambiate negozio per sempre. Si tratta di scrittori di cui non si sente più parlare (niente Calvino e Gadda e Tabucchi), perché la morte li ha condannati nell’ombra. Dunque, il vostro acquisto sarà anche un atto di giustizia, oltre che un piacere per voi. Cesare Zavattini, Parliamo tanto di me (Bompiani, 7 euro); Luciano Bianciardi, La vita agra (Feltrinelli, 8); Francesco Biamonti, Vento largo (Einaudi, 8.50); Giuseppe Pontiggia, Nati due volte (Mondadori, 9); Vincenzo Consolo, Il sorriso dell’ignoto marinaio (Mondadori, 7); Anna Maria Ortese, Il mare non bagna Napoli (Adelphi, 10); Mario Soldati, La giacca verde (Sellerio, 9). Se volete fare uno strappo e aggiungere l’equivalente di un caffè, prendete anche: Lalla Romano, Le parole tra noi leggere (Einaudi, 12) e Paolo Volponi, Memoriale (Einaudi, 11). Se desiderate conoscere tre scrittori tra i cinquanta e i sessanta che difficilmente vinceranno lo Strega, ma che lo meriterebbero da tempo, eccoli: Michele Mari, Euridice aveva un cane, Einaudi, 8.80); Laura Pariani, Quando Dio ballava il tango (Bur Rizzoli, 7.80); Claudio Piersanti, Luisa e il silenzio (Feltrinelli, 6.20). Il resto, come diceva quel tale, sono solo «chiacchiere e distintivo». E indignazione.
Paolo Di Stefano