Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  giugno 16 Domenica calendario

MASTANDREA, IL SIGNORE DEI DAVID «PAREGGIO LA PARETE DEL DIVANO»

«Il mio ruolo nel film di Carlo? Quello di un disgraziato» spiega Valerio Mastandrea, raccontando la «favola moderna» che sta girando con Carlo Mazzacurati. Un’avventura picaresca e sentimentale, riprese fra il Veneto e ilTrentino. E un impiegato da1.200 euro al mese che per conservarela dignità perde se stesso - altro «disgraziato» cosìdrammaticamente legato all’attualità - , ha fatto guadagnare a Valerio Mastandrea il David di Donatello come miglior attore protagonista per Gli equilibristi, di Ivano De Matteo. Fatto sta che a furia di dar voce e volto a personaggi un po’ così, com’è anche il portaborse Andrea Bottini di Viva la libertà di Roberto Andò (secondos uo premio ai David 2013), quasi ricalcati su quel suo volto fra cinico e stupito, Mastandrea è cresciuto, cresciuto. E chi lo ferma più. Avevagià stretto fra le mani il Davidnel 2010, ancora miglior protagonista per La prima cosa bella di Paolo Virzì, e il Ciak d’oro nel 2008 per Non pensarci di Gianni Zanasi («Mastandrea una verasorpresa» titolarono i giornali; anche allora sul gradinopiù alto, davanti a Servillo, e a Nanni Moretti!). Ciak d’oro 2013 per Viva la libertà al comprimario.«Posso finalmente pareggiare il divano che pende» il commento, a caldo, dell’attore romano, dopo le ultime «consegne». Ad aggiustare la pendenza contribuirà il premio Hystrio all’interpretazione, il 23 giugno al Teatro Elfo di Milano. Nell’alzare al cielo i due David, il pensiero ad alta voce è andato l’altra sera al figlioletto, che ha sempre tenuto al riparo(così come il resto del suo privato) dalla curiosità morbosa del gossip. E il giorno dopo la vittoria, riesce arduo agli stessi suoi collaboratori più stretti «stanarlo». Come infilare un film dietro l’altro con l’aria di chi è capitato su un set per caso. Nel film di Mazzacurati La regina dellaneve, con la Ragonese, è un tatuatore. Da poche settimane ha finito di girare La mia classe, di Daniele Gaglianone, dov’è un insegnante dei corsi per stranieri. «Quattro settimane di riprese, con interpreti non professionisti e parecchie sceneimprovvisate - spiega Mastandrea -. Faticoso, ma affascinante!». Capitolo teatro: dopo aver portato in scena Migliore, sarà ancora in tournée con un altro testo del giovane autore di punta romano MattiaTorre, Qui e ora, di Bam Teatro.«Allungo la bracciata, sto finendo la vasca numero cinque, la numero sei..» è una fra lef rasi più citate dai fan di Mastandrea: Giulia non esce la sera,un film di Giuseppe Piccioni. Era il 2009.
Laura Martellini