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 2013  giugno 18 Martedì calendario

ENTI PUBBLICI, CONSULENZE BOOM

Non c’è dubbio, la cifra è impressionante: 1 miliardo 292 milioni 822 mila 526 euro e 18 centesimi. L’allarme lo dà il ministro per la Pubblica amministrazione, Gianpiero D’Alia: «Una situazione intollerabile, alla luce delle difficoltà che vive il Paese». Un capitolo, quello delle consulenze esterne («troppe e ingiustificate» per usare le parole del ministro), che ha contribuito ad appesantire il carrozzone della spesa pubblica. E magari pure ad alimentare il risentimento popolare nei confronti della casta. «Nonostante le grandi professionalità già presenti nelle strutture pubbliche in grado di svolgere perfettamente quegli incarichi», obbietta D’Alia, invocando «un giro di vite» contro «sperperi e cattive abitudini»

A far saltare dalla sedia il ministro sono gli ultimi dati degli incarichi di consulenza e collaborazione esterna relativi al 2011: in tutto 277.085. Numericamente un incremento tutto sommato contenuto (+0,26%) rispetto al 2010 (erano 276.378), a differenza della spesa cresciuta invece di un significativo 3,92%.

Percentuale che, tradotta in euro, fa al centesimo, 48 milioni 772mila 270,59 euro in più. Spulciando tra le tabelle, salta agli occhi l’impennata d’incarichi distribuiti dai Vigili del fuoco, più che raddoppiati nel giro di un anno: da 85 a 190 (+123,53%), per un incremento di spesa del 505,6% (da 84.634,89 a 512.545,36 euro). Non hanno badato a spese neppure gli Enti pubblici non economici, che nel 2011 hanno dispensato 8.400 incarichi contro i 5.193 del 2010 (+61,76%), gravando sui contribuenti per 70.476.711,28 euro, quasi triplicati (+182,06%) rispetto ai 24.986.038,46 dell’anno precedente. Se la presidenza del Consiglio è riuscita a tagliare sia le consulenze (da 292 a 183, -37,33%) che il relativo conto (da 4.597.978,64 a 4.027.628,86 euro, -12,4%), non si sono fatti mancare niente, invece, i ministeri dove gli incarichi sono lievitati del 52,99% (da 4.082 a 6.245) e i costi del 62,39% (da 25.038.472,45 a 40.659.556,31 euro). Lieve crescita anche nell’Università: +11,15% (da 51.690 a 57.452) per un aggravio di spesa del 3,41% (poco più di 168 milioni contro i 162,5 del 2010). Sul fronte degli Enti locali, il ricorso alle consulenze esterne è sceso dell’1,22%, ma la spesa è cresciuta del 3,41 (da 556.827.683,17 a 575.788.750,26 euro), nonostante la sforbiciata ai costi dei Comuni (-5,93%) e delle Province, dove aumentano gli incarichi (+11,14%) ma cala il budget (-6,26%). In controtendenza rispetto alle Regioni che, malgrado il taglio del 29,93% degli incarichi (da 2.810 a 1.969), hanno speso il 7,2% in più del 2010 (da 32,6 milioni circa a quasi 35).

Cinghia tirata, invece, per sicurezza, istruzione e sanità. La Polizia di Stato è passata da 580 a 284 consulenze (-51,03%), tagliando i costi del 28,43% (da 1,47 milioni a 1,05). Forbici anche nel mondo della scuola con 60.104 incarichi (-12,21%) e 85,67 milioni di euro (-10,21%), quasi 10 in meno rispetto al 2010, e del Servizio sanitario nazionale con 26.825 (-1,2%) per una spesa di 306,28 milioni (-8,84%, circa 30 in meno). Risparmi anche nel comparto delle Agenzie fiscali e Monopoli, dove calano le consulenze (-5,68%) e i costi (circa 318mila euro, -29,86%).