Il Sole 24 Ore 17/6/2013, 17 giugno 2013
IN GRECIA SI RUBA ANCHE LA LUCE
La città tedesca con il maggior numero di crimini? Francoforte, il tempio della finanza della locomotiva d’Europa e sede della Bce. Qui, secondo l’Ufficio nazionale di statistica, nel 2012 sono stati commessi 16.310 reati ogni 100mila abitanti. I dati mostrano un Paese a due facce, con una prospettiva rovesciata rispetto all’Italia: i Laender del Nord registrano il più alto numero di crimini, mentre quelli del Sud il più basso. Tanto che Monaco di Baviera è la città più sicura. Nel 2012 la vera emergenza per la Germania sono i furti in casa, aumentati di quasi il 9 per cento.
In Francia il tasso di criminalità - ovvero il numero di reati in relazione alla popolazione – ha raggiunto nel 2012 il 54,6%, livello minimo dagli anni Ottanta, secondo i dati forniti dall’Insee. Ma, spulciando tra i freddi numeri statistici, si coglie l’immagine di un Paese che cambia. La recessione, arrivata anche qui, ha portato una nuova forma di disperazione: i topi d’appartamento hanno realizzato il 15% dei "colpi" in più, mentre i reati connessi alla droga sono cresciuti di circa il 7 per cento. Le distruzioni e i danni che hanno infiammato le banlieues nel 2005 sono invece in calo.
L’ultima frontiera della criminalità in Grecia è il furto di energia elettrica. È l’effetto collaterale della crisi, che rende ora impossibile persino pagare le bollette. Ad Atene, come sottolinea l’Osac, l’Overseas Security Advisory Council americano, è allarme rosso anche per i borseggiatori, che hanno eletto a loro meta preferita la linea della metropolitana che dall’aeroporto conduce al centro della città. Nell’altro grande malato d’Europa, il Portogallo, secondo i dati forniti dalla Polizia, nel 2012 rispetto all’anno precedente le statistiche generali sulla criminalità hanno registrato un calo del 7,8 per cento. Le rapine in banca, però, sono cresciute del 38 per cento.