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 2013  giugno 16 Domenica calendario

«NEGLI USA UCCIDONO PIÙ I BAMBINI DEI TERRORISTI»

NEW YORK In un indiretto e non desiderato plauso al programma della NSA che monitora milioni di telefonate da e per l’America allo scopo di individuare sospette comunicazioni tra terroristi, il sito “Opposing Views” ha sparato la più bizzarra, e inoppugnabile, delle statistiche: i bambini negli Stati Uniti uccidono più americani di Al Qaeda e sovversivi associati, compresi i bianchi suprematisti.
Da inizio anno le vittime di killer in età prescolare, dai 3 ai 6 anni, sono state 11, compresa Caroline, di due anni, uccisa il 30 aprile dal fratello Kristian Sparks, un ragazzino di cinque anni di Burkesville, in Kentucky, che aveva avuto un fucile calibro 22 in regalo dai genitori, secondo quanto riportato dal sito. In febbraio, a Houstonin Texas, Jaiden Pratt, di quattro anni, per “giocare”s’è ammazzato con un colpo della pistola del padre lasciata in casa incustodita.
Finora, nel 2013, ci sono stati altri dieci casi in cui dei bambini in tenerissima età uno sotto i due anni -, hanno avuto nelle manine un’arma, e l’hanno usata senza conseguenze letali. Poi ci sono stati purtroppo altri nove episodi dove, sempre in modo non intenzionale, chi ha sparato e ucciso familiari e amici, oppure se stesso aveva un’età compresa tra i 7 e i 19 anni.
È evidente che la responsabilità assoluta di tutti gli incidenti in cui dei minori maneggiano una pistola o un fucile non è della Beretta o della Smith & Wesson, ma dei genitori. Eppure la tentazione della criminalizzazione delle armi in chiave di correttezza politica è troppo forte, e quindi non può mancare il richiamo alla battaglia di Obama contro la vendita dei fucili a ripetizione e i caricatori con più di 12 proiettili, e contro il popolo della NRA (National Rifle Association) che difende il diritto costituzionale di possedere un’arma per cacciare, per difendersi, o per collezionismo. Prendere come termine di paragone delle “esecuzioni” infantili, nel corso del 2013, i tre morti soli soletti (anche se con 281 feriti e amputati) per mano dei due ceceni fondamentalisti islamici alla maratona di Boston, e concludere che il governo avrebbe fatto meglio a dedicare le spiate ai bambini invece che ai terroristi fa ridere chi ama dileggiare la “guerra al terrore”. Ridere per ridere ricordiamo che i due Tsarnaev hanno usato le pentole a pressione. Ha pensato Obama di limitarne l’uso a «massaie autorizzate con patentino per avvicinarsi ai fornelli»? E a proposito di pentole, Opposing Views avrebbe dovuto citare i morti negli Usa per avvelenamento non intenzionale, che sono circa 33mila all’anno, superati dai 33.687 morti per incidenti stradali (dato 2011). Nel 2010, sappiamo invece da una inchiesta di qualche mese fa della Cnn, i morti per terrorismo nel mondo sono stati in tutto 13.186. Quindi, un terzo dei morti nella sola America per sorpassi azzardati o per botulino ed altri veleni alimentari. Ma anche qui, i minimizzatori pelosi del terrorismo della Cnn citano a confronto le 31.672 vittime negli Usa, tanto per cambiare, delle armi da fuoco. Ovviamente, a sparare sono nella grandissima maggioranza dei casi criminali che se le procurano al mercato nero e che uccidono altri criminali. Ma perché sprecare l’occasione di sparare contro le armi da caccia e da difesa, assolvendo il tritolo dei terroristi?