16 giugno 2013
Olga Dunina, 62 anni. Ucraina, in Italia da 9 anni, viveva a Foligno dove assisteva gli anziani e i malati e dove l’anno scorso aveva sposato un Giovanni Miceli di anni 67 che viveva della pensione sociale e aveva il vizio delle slot machines conosciuto alla Caritas diocesana in piazza San Giacomo dove andavano entrambi in cerca di lavoro e di assistenza
Olga Dunina, 62 anni. Ucraina, in Italia da 9 anni, viveva a Foligno dove assisteva gli anziani e i malati e dove l’anno scorso aveva sposato un Giovanni Miceli di anni 67 che viveva della pensione sociale e aveva il vizio delle slot machines conosciuto alla Caritas diocesana in piazza San Giacomo dove andavano entrambi in cerca di lavoro e di assistenza. I due, a detta dei vicini, litigavano di continuo per questioni di soldi. L’altro giorno, durante l’ennesima discussione, l’uomo prese una spranga, la suonò sulla testa della consorte finché non smise di respirare e poi infilò il cadavere zuppo di sangue in uno scatolone e lo coprì con lenzuola, sacchi di plastica e pezzi di cellophane legati tra di loro da nastro adesivo. Quindi chiamò un tunisino, gli offrì cinquanta euro per un lavoretto («devo buttare via della roba vecchia») e col suo aiuto gettò lo scatolone tra le sterpaglie lungo la strada che collega Foligno a Spello (il Miceli, ricercato dalla polizia, è sparito nel nulla). Notte tra domenica 16 e lunedì 17 giugno a Foligno (Perugia).