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 2013  giugno 16 Domenica calendario

Giovanna Nobile, 54 anni. Siciliana, solare, bella, bionda, grandi occhi chiari, due figli, nonna da un mese, trentadue anni di matrimonio festeggiati giovedì scorso, il marito titolare di un box al mercato ortofrutticolo, insegnava religione alla scuola elementare Pappalardo di Vittoria (Ragusa)

Giovanna Nobile, 54 anni. Siciliana, solare, bella, bionda, grandi occhi chiari, due figli, nonna da un mese, trentadue anni di matrimonio festeggiati giovedì scorso, il marito titolare di un box al mercato ortofrutticolo, insegnava religione alla scuola elementare Pappalardo di Vittoria (Ragusa). Di lei s’era invaghito il bidello Salvatore Lo Presti, 69 anni, tarchiato, guance pienotte, moglie e cinque figli, «tipo strano, inquietante», ribattezzato ironicamente «il poeta» perché parlava con rabbia del mondo che non va, della «pulizia» che bisognerebbe fare e delle leggi che gli impedivano di andare in pensione minacciando di «ammazzarne due, tre a caso, un giorno o l’altro». Costui, pieno di rabbia perché la Nobile non lo degnava di uno sguardo, l’altra mattina, in tasca una calibro 7.65 regolarmente denunciata, una trentina di proiettili nascosti nel calzino sinistro, la raggiunse in segreteria, dove stava firmando una graduatoria, e le sparò cinque colpi nell’addome (un sesto colpo finì sul soffitto perché un altro bidello, Salvatore Gallo, gli saltò addosso spostandogli il braccio). Quindi si rifugiò in un’aula e lì lo trovarono poco dopo i poliziotti, ai quali spiegò: «Avevo scritto anche delle poesie in siciliano alla professoressa, ma lei mi rifiutava. Ero colpito dalla sua indifferenza». Alle 10 e mezza di sabato 15 giugno al Pappalardo di Vittoria, grosso centro agricolo della provincia di Ragusa. Delitto 2 Anna Fiume, 52 anni. Napoletana, separata, viveva col figlio Ciro Ciccarelli, 28 anni, tossico e violento, che l’altra notte verso le quattro urlò «voglio un bicchiere d’acqua» pretendendo che fosse la madre ad alzarsi e portargliela. Lei non lo fece e allora lui la tirò fuori dal letto e la riempì di calci e pugni finché non smise di respirare. Notte tra venerdì 14 e sabato 15 giugno a Scampia, nord di Napoli.