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 2013  aprile 29 Lunedì calendario

DELRIO Graziano Reggio Emilia 27 aprile 1960. Ministro per gli affari regionali e delle autonomie del governo Letta del 28 aprile 2013

DELRIO Graziano Reggio Emilia 27 aprile 1960. Ministro per gli affari regionali e delle autonomie del governo Letta del 28 aprile 2013. Sindaco di Reggio Emilia dal 2004 (riconfermato nel 2009). Cattolico, padre di nove figli, laureato in medicina e specializzato in endocrinologia.
• Eletto sindaco di Reggio Emilia alle comunali del 12 e 13 giugno 2004 al primo turno con il 63,2% dei voti, riconfermato quelle del 6 e 7 giugno 2009 (sempre al primo turno con il 52,5 % dei voti). È il primo sindaco di Reggio dal 1945 a non aver militato nel Pci.
• Dal 5 ottobre 2011 ha sostituito Sergio Chiamparino alla guida dell’Anci. Da presidente dell’associazione dei sindaci ha condotto mesi e mesi di battaglia sul gettito dell’Imu, sui tagli ai bilanci comunali e sui pagamenti bloccati della Pa. [Il Sole 24 Ore 28/4/2013]
• Si è speso apertamente per Renzi durante le primarie del Pd. [Il Sole 24 Ore 28/4/2013]
• «Sono onorato di fare parte di questo governo di servizio per il Paese come Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie.
Ho accettato l’incarico assegnatomi dal presidente del Consiglio Enrico Letta e dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per portare avanti la valorizzazione del lavoro delle città, per dare compimento alla riforma federale del Paese, un federalismo lontano dai tagli lineari e vicino alle amministrazioni più virtuose, che arrivi al superamento del Patto di stabilità, e per una attuazione del principio di sussidiarietà costituzionale» (Graziano Delrio)
• Il 12 marzo 2013, prima di essere eletto ministro, ha detto al Foglio «Inutile prenderci in giro l’ipotesi di un governo appoggiato da Grillo non mi sembra solidissima, diciamo, e l’idea di fare un governicchio sostenuto dagli stessi onorevoli del Pdl che hanno occupato il tribunale di Milano mi fa sorridere. L’unica soluzione che vedo è votare a ottobre, lasciando a Palazzo Chigi l’attuale governo e facendolo guidare o da Monti o da un altro ministro dell’esecutivo. Altre soluzioni non ci sono».
• È cresciuto nel quartiere della Rosta Vecchia: «Ricordo la gioia di quando ero piccolo: la mia era una famiglia povera, e poter avere i libri da una biblioteca fu una grande conquista che mi ha fatto crescere» [Dario Giorgo, Gazzetta di Reggio 29/1/2012].
• Di sé dice che «ha respirato i valori della sinistra riformista, del cattolicesimo democratico e dell’impegno sociale. Con l’Associazione Giorgio La Pira, di cui è stato fondatore e presidente, ha promosso iniziative culturali e di solidarietà» [ilrestodelcarlino.it].
• Sempre sorridente, ottimo carattere. [Rep. 28/4/2013]
• All’inizio da sindaco prendeva 6.600 euro di stipendio ma poi «c’è stata una decurtazione».
• Sposato con Annamaria. Hanno nove figli («non c’è stato nulla di pianificato. Sono arrivati, e diciamo pure che con mia moglie ci siamo aiutati e perdonati») [Dario Giorgo, Gazzetta di Reggio 29/1/2012]
• In vacanza vanno solo «in appartamento o in zone dove non ci sono prezzi proibitivi. Sempre periodi brevi, però. Un tempo metà di noi andava in macchina e l’altra metà in treno. Poi i figli grandi hanno cominciato a viaggiare per conto loro, anche se adesso hanno ricominciato a voler venire con noi» [Davide Nitrosi, Il resto del Carlino 1/11/2005].
• Al mattino ci vuole organizzazione: «Gli orari in cui ci si alza sono diversi. I primi siamo mia moglie ed io, alle 6.30, assieme ai più piccoli. I grandi, che vanno già all’università, si alzano un po’ più tardi. Anche troppo, forse...». Alla cucina «ci pensano mia moglie e le figlie più grandi. Un chilo di pasta è sufficiente, riusciamo a soddisfare tutti, e per sparecchiare si fa a turno, anche se bisogna scriverli». Le decisioni invece «le discutiamo coi figli più grandi, ma anche i piccoli possono partecipare. D’altra parte i bambini non devono essere considerati solo dei vasi da riempire: hanno la loro intelligenza e contribuiscono alla vita della comunità» [Dario Giorgo, Gazzetta di Reggio 29/1/2012].