Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  aprile 20 Sabato calendario

RODOTA’, L’ETERNO SCONFITTO

Ci ha sperato, mentre seguiva l’evolversi della situazione in disparte, lasciando solo qualche breve dichiarazione. Stefano Rodotà ha ottenuto 250 voti da candidato alla presidenza della Repubblica, ma è stato sconfitto da Giorgio Napolitano, e non è la prima volta che gli capita.
Già nel 1992, il giurista fu a un passo dall’occupare un’altra importante carica dello Stato: la presidenza della Camera. Avvenne quando Oscar Luigi Scalfaro dovette lasciare la guida di Montecitorio per trasferirsi al Quirinale.
Rodotà, che era suo vice e presidente del Pds, proclamò l’elezione del nuovo capo dello Stato, e fu tra i favoriti alla sua successione, scelto dalla Rete, dai Verdi e dai Radicali, ma il partito gli preferiva Napolitano.
Quella volta, il giurista calabrese disse in un’intervista che, qualora fosse stato eletto presidente della Camera un altro membro del Pds, lui non avrebbe lasciato la vicepresidenza, spezzando quella consuetudine che voleva la spartizione delle due cariche con la Democrazia cristiana.
Tra i suoi critici ci fu il capogruppo Massimo D’Alema, che definì «intempestive» le sue dichiarazioni, ma Rodotà non si tirò indietro e il partito lo scelse come candidato.
Nonostante questo, non fu eletto il primo giugno, a causa dell’ostilità del Partito socialista e di alcuni dei membri del suo partito.
A quel punto Rodotà si dimise da vicepresidente della Camera e da presidente del Pds, che sostituì la sua candidatura con quella di Napolitano, eletto presidente della Camera con 360 voti contro i 61 dell’avversario.