Andrea Milanesi, Sette 19/4/2013, 19 aprile 2013
IL VIAGGIO DELLA CARTA DAL MACERO ALLO SCAFFALE
Se tutto dovesse funzionare come deve – e normalmente accade – buona parte delle pagine di Sette che state sfogliando in questo momento potrebbe essere stata ricavata dal riciclo di quelle del numero scors0. È l’esito di un processo virtuoso che dimostra come una raccolta differenziata di qualità possa garantire risultati sorprendenti e rapidi.
Nel 2011 in Italia sono state raccolte oltre 3 milioni di tonnellate di carta e cartone (50,6 kg procapite), mentre il tasso di riciclo degli imballaggi (cioè la quantità percentuale recuperata e riutilizzata) è stato del 79,6%, sopra la media europea. «A testimonianza dell’efficacia delle operazioni di riciclo», dichiara Ignazio Capuano, presidente di Comieco (Consorzio nazionale per il recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica), «la carta da macero costituisce il 49% della materia prima usata in Italia per produrre carta e cartone. La filiera della carta è un comparto strategico per l’industria del nostro Paese, con più di 4.000 imprese e una produzione di oltre 4,5 milioni di tonnellate di imballaggi immessi al consumo. Nel 2011 il settore nazionale dell’imballaggio ha rappresentato il 3,3% del fatturato dell’industria manifatturiera e l’1,8% del Pil». Numeri che trovano riscontro sul fronte dell’impatto ambientale: la raccolta differenziata della carta evita la deforestazione e permette ogni anno di risparmiare oltre 10 milioni di tonnellate di CO2 nell’atmosfera – l’equivalente del blocco totale del traffico su strada in Italia per 6 giorni. Grazie alle operazioni capillari di riciclo, in 12 anni si è evitata la costruzione di 250 discariche. Spetta a Comuni e municipalizzate organizzare il servizio di raccolta e trasporto del materiale alle piattaforme di selezione, dove arriva la carta da macero (imballaggi, cartone e cartoncino, giornali, riviste, dépliant, libri e lettere) e dove si provvede a eliminare le impurità (plastica, spille metalliche) prima della pressatura. I materiali così selezionati vengono affidati alle cartiere per le successive lavorazioni, fino a ottenere differenti qualità di carta e cartone da riusare come imballaggi, per uso grafico o igienico, per complementi d’arredo e accessori di moda.
Merito ai cittadini. «Ma è il singolo soggetto che alimenta il motore dell’intero circuito», afferma Giovanni Malloggi, managing director delle piattaforme di selezione del gruppo Italmaceri Srl; «senza il gesto quotidiano di ogni cittadino, che separa carta e cartone dagli altri rifiuti, una catena così efficiente non potrebbe nemmeno iniziare». Ed è proprio per questo motivo che assumono importanza iniziative di sensibilizzazione come Riciclo Aperto, l’evento che da 13 anni “apre le porte” della filiera a cittadini, scuole e istituzioni, che tra l’11 e il 13 aprile scorsi ha coinvolto 96 impianti della filiera del riciclo di carta e cartone.