Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  aprile 19 Venerdì calendario

SCOPERTI I DUE PIANETI PIU’ SIMILI ALLA TERRA

Prima o poi doveva succedere. Il satellite della Nasa «Kepler», specializzato nella caccia a pianeti di altre stelle, ha scoperto una Terra bis. Cioè un pianeta che si trova alla distanza giusta dal suo sole per poter avere acqua allo stato solido, liquido e gassoso, e quindi ghiaccio, mari, nuvole. Siamo nella finestra di temperatura da 0° a 100° C tipica della vita come noi la conosciamo. La notizia compare sulla rivista «Science» di oggi. L’articolo del team di Kepler, guidato da William Borucki, è cauto ma ottimista: gli strumenti attuali non permettono di stabilire se quel pianeta ha un’atmosfera né tanto meno di analizzarla alla ricerca di segnali di vita (sarebbe fantastico trovare la «firma» della molecola di clorofilla!) però ci siamo vicini, e comunque la scoperta di questo pianeta suggerisce che le Terre bis sono tutt’altro che rarità. Intorno alla stessa stella, sulla soglia della fascia di abitabilità, l’articolo di «Science» annuncia l’esistenza di un altro pianeta di taglia terrestre. Lì probabilmente il caldo è più che tropicale, forse però non proibitivo.

Lanciato nel 2009 e battezzato in onore di Keplero (che esattamente 400 anni prima pubblicava l’«Astronomia nova» e la scoperta che le orbite dei pianeti sono ellittiche mentre Galileo insisteva sui cerchi perfetti), questo satellite esplora una regione di cielo di 115 gradi quadrati a lato della costellazione estiva del Cigno, esaminando tutte le stelle simili al nostro Sole. La tecnica è quella dei «transiti»: quando un pianeta passa davanti alla sua stella ne abbassa lievemente la luminosità (di un millesimo e anche meno) e così svela la propria presenza. In questo modo Kepler ha già trovato migliaia di candidati pianeti, persino uno più piccolo di Mercurio.

Le stelle osservate dal satellite, che a bordo ha un telescopio dal diametro di 95 centimetri e una camera fotografica da 95 megapisxel, prendono a loro volta il nome di Kepler e sono contraddistinte da un numero. I pianeti ricevono una lettera in ordine alfabetico. Nel nostro caso la stella è Kepler 62, i pianeti sono targati «Kepler 62e» e «Kepler 62f». La stella è un po’ più piccola del Sole, circa i due terzi. Siamo dunque davanti a una copia quasi perfetta del nostro sistema solare con sei pianeti. La Terra bis più convincente è Kepler 62f, misura 1,4 volte il nostro pianeta.

Il 27 febbraio scorso la Nasa ha fatto il punto sui 2.321 candidati pianeti scoperti da Kepler nei suoi primi 16 mesi di attività, dal maggio 2009 al settembre 2010. Il dato più interessante è che 46 di questi pianeti sono vicini alla zona abitabile del loro sistema planetario. Istruttiva è anche la statistica delle loro dimensioni. Dei 2.321 candidati pianeti, quelli con un raggio inferiore a 1,25 raggi terrestri (sotto gli 8.000 chilometri) sono 246. Le super-Terre (con raggio tra 1,25 e 2 volte il raggio terrestre, cioè fino a 13.000 km) sono 676. Gli oggetti paragonabili a Nettuno (da 2 a 6 raggi terrestri) sono i più numerosi: 1118. Vengono poi 210 pianeti con taglia gioviana (da 6 a 15 raggi terrestri) e 71 pianeti più grandi di Giove (oltre i 15 raggi terrestri). Il satellite Kepler ha una massa di poco più di 1.000 kg e orbita intorno al Sole in 372 giorni. Questo il suo sito: http://kepler.nasa.gov/