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 2013  aprile 17 Mercoledì calendario

«UNA BOTTA IN TESTA, SONO RICONOSCENTE. MA SERVE COMPETENZA» —

Anche una dura, a volte, ha il candore di chi viene preso alla sprovvista. «È una botta in testa che mi mette in imbarazzo», ha confessato Milena Gabanelli sulla sua inaspettata candidatura al Quirinale da parte del Movimento 5 Stelle. «Sono sorpresa, riconoscente e imbarazzata allo stesso tempo» ha spiegato ieri sera in un’intervista a Ballarò, sulla sua stessa rete, Raitre. Orgogliosa però di quello che considera «un riconoscimento professionale e morale da parte dei cittadini».
Deve ancora smaltire l’emozione: «Cosa farò? Ci penserò stanotte, non saprei cosa rispondere, è una cosa più grande di me», ha premesso l’agguerrita conduttrice di Report. Lasciando però intendere quale sarà la decisione finale: «Credo che per ricoprire un ruolo così alto ci voglia una competenza politica che non credo di avere». Poi chissà.
Aver vinto le Quirinarie è una soddisfazione, la candidatura, che la accetti o meno, in ogni caso le ha fatto piacere, par di capire, proprio perché votata dalla gente: «Sono grata perché per me e il mio gruppo è molto importante: è stata riconosciuta la nostra indipendenza, forse è il riconoscimento più importante ricevuto fino a oggi».
Della categoria dei «fuori ruolo», di cui diventerebbe un’illustre rappresentante, dice che «potrei parlarne per ore ma è un onore. Non c’è mai stato un giornalista al Colle? Forse è la prima volta. Il Movimento 5 Stelle ha dimostrato che è possibile percorrere una strada che, attraverso meccanismi diversi, ha individuato persone indipendenti e libere, ed è una strada molto interessante».
Certo il Quirinale è una meta che mette soggezione. «In questo momento mi sento inadeguata a tutto, sono imbarazzata». Non se sapeva niente, racconta. Nessuna telefonata preparatoria, nemmeno uno squillo dell’ultimo minuto: «Sono stata in montaggio tutto il giorno con il telefono spento. Conosco Beppe Grillo da tanti anni, c’è una amicizia. So che non ha lesinato il suo pensiero e sono lusingata dal fatto che tanti cittadini abbiano individuato me, una laureata al Dams che fa un altro mestiere. Credo di aver dimostrato che là dove ho competenze so fare. Lo racconta la mia storia, la storia del mio gruppo e lo ritengo un grande riconoscimento. Ma non so cosa rispondere».
Una cosa però la sa già, perché fa parte del suo dna professionale. Le chiedono se questa candidatura impedirebbe una inchiesta di Report sul Movimento 5 Stelle: «No. Se ce ne fosse motivo la farei, non mi sono mai piegata, non ho mai fatto politica, non ho interesse a legarmi a qualche partito. Guarda caso da quattro mesi stiamo lavorando alla prossima puntata che riguarda le onorificenze di Stato».
Giovanna Cavalli