www.cinquantamila.it/fiordafiore 16/4/2013, 16 aprile 2013
Due bombe esplodono alla maratona di Boston • Due possibili piste • La crescita dei gruppi armati di estrema destra negli Usa • Maduro diventa presidente del Venezuela per un pugno di voti • Tagli della spesa nella regione Lazio • Tanta carne di cavallo nei prodotti in vendita nei supermercati italiani • La Shell vuole chiudere i distributori in Italia Maratona A Boston, intorno alle 14
Due bombe esplodono alla maratona di Boston • Due possibili piste • La crescita dei gruppi armati di estrema destra negli Usa • Maduro diventa presidente del Venezuela per un pugno di voti • Tagli della spesa nella regione Lazio • Tanta carne di cavallo nei prodotti in vendita nei supermercati italiani • La Shell vuole chiudere i distributori in Italia Maratona A Boston, intorno alle 14.50 (le 20.50 in Italia), si stava svolgendo una maratona quando si sono sentite due forti espolsioni nell’area del traguardo, piazzato nel quartiere di Back Bay, zona downtown della città, trasformando in una scena di guerra la storica corsa inaugurata nel 1897 che coincide col Patriot’s Day, la festa dello stato che celebra l’evacuazione degli inglesi da Boston durante la Rivoluzione Americana. Il vincitore era arrivato da circa due ore ma le tribune erano ancora piene di gente e ovunque c’erano atleti, addetti, organizzatori in attesa degli ultimi. Dopo le esplosioni, immagini raccapriccianti: maratoneti con gli arti amputati, spettatori in preda al terrore e feriti per terra privi di sensi, sangue e vetri rotti dappertutto. Al momento si contano due morti (di cui un bimbo di 8 anni) e oltre un centinaio di feriti, sei gravissimi. In una conferenza stampa il capo della polizia, Ed Davis, ha confermato l’esistenza di altre tre bombe inesplose che gli artificieri sono riusciti a disinnescare e che hanno indotto le autorità a chiudere ponti e metropolitana della città, bloccando lo spazio aereo su Boston. Sono stati bloccati anche i cellulari per timore di detonazioni azionate a distanza. Pacchi Poi si è detto che gli altri ordigni non esplosi in realtà non erano bombe, ma semplicemente pacchi sospetti che la polizia, nel dubbio, ha fatto brillare. Incendio Pochi minuti dopo lo scoppio delle bombe, un’altra piccola esplosione, senza vittime e feriti, nella Kennedy Library, il grande edificio vetrato costruito a Boston per celebrare JFK. Ma pare che l’esplosione sia stata causata da un incendio, forse non doloso. Terrorismo Le ipotesi sulla strage sono al momento tutte aperte. Due le piste: terrorismo interno o di matrice qaedista. Si parla di un uomo in stato di fermo: per il “New York Post” sarebbe un saudita, piantonato in un ospedale perché ustionato nello scoppio. Si ritiene probabile anche l’opera di qualche cellula di estremisti fanatici come i “white supremacist”, gruppi che credono nella supremazia della razza bianca e che in passato qualcuno ha associato alle frange più estreme dei Tea Party (movimento di cui Boston è la città simbolo). Metodo L’Fbi fa notare che l’esplosivo adoperato per le bombe contro la maratona che era «a basso potenziale», lasciando intendere una manifattura artigianale che potrebbe suggerire la pista del terrorismo interno. Però il metodo del “sandwich” impiegato per colpire, ovvero due esplosioni a breve distanza al fine di attirare i soccorritori e causare il più alto numero di vittime, è spesso adoperato dai gruppi terroristici in Medio Oriente (Molinari, Sta). Gruppi Negli Stati Uniti c’è stata una crescita esponenziale dei gruppi armati di estrema destra negli ultimi anni. Da quando Obama è diventato presidente degli stati Uniti c’è sono saliti da 149 del 2008 a 1.360 di oggi (aumento dell’813%) (Flores D’Arcais, Rep). Cartello Il cartello notato da un maratoneta a un miglio dall’arrivo con la scritta: «La peggior parata di sempre» (Gaggi, CdS). Newtown L’ultimo tratto della maratona era dedicato alle vittime della strage nella scuola di Newtown. Molti parenti di vittime si trovavano proprio nella zona delle esplosioni. Venezuela Con pochi voti di vantaggio, in Venezuela è stato eletto presidente Nicolás Maduro, ex guidatore di autobus e treni del metrò, delfino di Chávez. Sul 99,6% dei voti scrutinati ha ottenuto il 50,66% dei voti, mentre il candidato dell’opposizione Henrique Capriles il 49,07. La differenza è di soli 235mila voti. Lo sconfitto ha chiesto il riconteggio delle schede. Secondo i primi calcoli, nelle cinque settimane che sono trascorse dalla scomparsa di Chávez, Maduro ha perso quasi un milione di consensi. Tagli La Regione Lazio guidata da Nicola Zingaretti ha approvato ieri un pacchetto da 230 milioni di euro risparmi in tre anni che comprende la riduzione degli stipendi dei consiglieri fino al 25%, il taglio delle indennità aggiuntive per capigruppo e presidenti di commissione, l’abolizione dei vitalizi. E poi, ancora, 5.000 euro all’anno a consigliere per il funzionamento dei gruppi che non potranno più essere composti da una sola persona (se non quelli usciti dalle urne), la rendicontazione di tutte le spese e il contenimento all’uso delle auto blu, limitato solo agli impegni istituzionali. Ci sarà inoltre una stretta alle consulenze (-80%) e la soppressione di agenzie ed enti regionali, a partire dall’Agenzia di sanità pubblica: 16 milioni di costo all’anno, 38 dirigenti e 104 dipendenti. Cavallo Una confezione di carne ogni cinque, prelevata nei supermercati italiani, contiene tracce di cavallo non dichiarate. Le percentuali superano l’1 per cento, limite che separa l’errore industriale dalla truffa: in alcuni casi la carne equina arriva al 20 per cento. Fra i prodotti fuori norma ci sono importanti marchi: Findus, Nestlè, la controllata Buitoni. Nel 90 per cento dei casi sono risultati irregolari i macinati all’interno di lasagne, ravioli e tortellini. Alcune irregolarità hanno riguardato confezioni di hamburger e in un caso l’impasto contenente cavallo è finito nelle olive ascolane. Le indagini allestite in mezza Europa hanno scoperto che al centro dello scandalo alimentare c’è un importatore olandese di 62 anni, Jan Fasen, già condannato un anno fa per una frode analoga e liberato per buona condotta. La sua società Draap Trading, olandese ma registrata a Cipro, ha comprato 60 tonnellate di carne di cavallo in un centro di macellazione in Romania per ri-etichettarla come bovina, dopo un passaggio a Nicosia, in un centro frigorifero olandese. Quarantadue tonnellate di quella commessa sono andate alla francese Spanghero, fornitrice dell’azienda che produceva le lasagne della Findus. Contaminazioni in 19 Paesi europei, tre arresti in Gran Bretagna, dove un milione di surgelati Findus sono stati ritirati dal commercio (l’impasto era totalmente di carne di cavallo), due catene di supermercati tedeschi hanno ritirato dal mercato le lasagne, Nestlé ha tolto dagli scaffali italiani e spagnoli i ravioli e i tortellini alla carne di manzo marchiati Buitoni, Ikea ha distrutto le polpettine offerte nelle sue cucine (Zunino, Rep). Distributori La Shell vuole vendere gli 870 distributori di benzina in Italia. Motivo: non sono più redditizi. Vuole cessare anche l’attività di rifornimento negli aeroporti e i servizi di fornitura alle aziende. Non sono in discussione, invece, le attività di esplorazione e produzione di petrolio concentrate in Basilicata. L’idea del colosso petrolifero, presente in Italia dal 1912, è di continuare a operare nelle attività a valle della filiera petrolifera, ossia la raffinazione e la distribuzione, solo nei Paesi nei quali risulta conveniente (Sta).