Margherita De Bac, Corriere della Sera 13/04/2013, 13 aprile 2013
EVITARE TUTTI GLI USI POTABILI. MA PER PERIODI LIMITATI IL CONSUMO NON E’ PERICOLOSO
1 Quali precauzioni devono rispettare i cittadini che abitano in Comuni con valori di arsenico nell’acqua non conformi?
È vietato per prudenza ogni uso potabile dell’acqua di rubinetto come raccomanda una nota informativa dell’Istituto Superiore di Sanità. Dunque non bisognerebbe neppure usarla come ingrediente o per la cottura di cibi. Sono consentiti impieghi in cui l’acqua entra in contatto con l’alimento per tempi ridotti, ad esempio lavaggio di frutta e verdura. L’ultimo risciacquo va comunque effettuato con acque potabili. Sono precauzioni. Il consumo, se riguarda periodi limitati, non è pericoloso per la salute. La direttiva europea che stabilisce il limite di 10 microgrammi per litro si riferisce a un uso quotidiano e per tutta la vita.
2 È possibile che l’arsenico, che è cancerogeno, sia finito attraverso l’acqua nel pane o altri cibi?
Il divieto d’uso di acque in regime di deroga era già in vigore per le industrie e i panifici. Non vi sono evidenze che nella produzione siano mai entrate acque non conformi al limite fissato per l’arsenico. Dunque il pane va considerato un alimento sicuro.
3 La presenza di arsenico è indicatore di ambiente contaminato?
No, l’arsenico è uno degli elementi chimici caratteristici del suolo vulcanico. È una presenza geologica non legata all’intervento dell’uomo. Passando attraverso la roccia l’acqua ne porta con sé i componenti.
Margherita De Bac