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 2013  marzo 09 Sabato calendario

SE IL PANE E’ PRESTATO ALL’ARTE

Il bello di Jannis Kounellis è che, a differenza di tanti artisti concettuali, non pretende di far passare le proprie installazioni per sculture tradizionali imbalsamabili in un museo. E non si spaventa se il pubblico interviene direttamente sui materiali di uso comune con i quali crea i suoi percorsi di «arte povera». Perciò si è ben guardato dal collocare cartelli con l’avvertenza di non toccare accanto ai venticinque sacchi di iuta colmi di pane appena sfornato, sistemati sui tavoli da lettura che occupano tutto il lato sinistro del Salone Vanvitelliano, nella Biblioteca Angelica. E se gli si fa ventilare la possibilità che i lettori - i quali continueranno ad usare i tavoli sul lato destro - siano indotti in tentazione dalle pagnotte fragranti e ne stacchino qualche boccone, risponde serafico: «Sarei contento se si portassero da casa un coltellino e un pò di burro per far merenda nelle pause dello studio». D’altronde non è stato ancora deciso fino a quando durerà la mostra. Lui propone: «Quando il pane sarà finito, o ammuffito, o sarà diventato troppo duro da masticare». Dice che quello che resterà lo porterà nel pollaio della sua casa in Umbria e lo darà alle galline. Amen.Chi volesse ammirare l’opera di Kounellis prima che venga smembrata potrà farlo a partire da oggi alle 18, ora dell’inaugurazione. Accanto al pane raccolto dall’artista greco (ma residente in Italia dal 1966) ci sarà l’«Evaporazione rossa» di Bizhan Bassiri, persiano arrivato a Roma nel 1975 e oggi trapiantato a San Casciano dei Bagni, sulle colline senesi. Bassiri ha costruito un immenso sole, formato da due cerchi sovrapposti e carichi di una materia in cui l’artista ha plasmato creste di montagne rocciose e crateri di vulcani e poi li ha ricoperti completamente di minio, cosicché il grande astro sospeso nel vuoto tra gli scaffali disegnati a metà del Settecento da Vanvitelli fa pensare al cuore pulsante dell’universo. Dicono i due artisti di non aver concordato i loro interventi nella biblioteca. Invitati dalla direttrice Fiammetta Terlizzi e coordinati da Isabella de Stefano, Bassiri e Kounellis hanno avuto carta bianca per il loro progetto, che rientra negli eventi organizzati dal periodico quadrimestrale Mozart fondato dal critico Bruno Corà.L’inaugurazione sarà accompagnata da un brano musicale eseguito da Alessandra Aleardini, Franco e Daniela Petracchi e composto da Stefano Taglietti attingendo a una serenata di Amadeus. Ma l’opera raggiungerà la vera completezza nelle ore in cui la biblioteca è aperta al pubblico. Allora tutti gli elementi della composita installazione, fatta di pane, sole, libri e lettori confluiranno in un unico significato. «Il pane non è solo nutrimento, ma anche un bisogno primario. Nutre il corpo, così come il sole lo scalda e lo illumina. I libri nutrono la mente e illuminano il pensiero». Questo più o meno il concetto espresso in simultanea dai due artisti.
Lauretta Colonnelli