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 2013  aprile 12 Venerdì calendario

SHENZHEN, COMPRAR CASA COSTA 51 ANNI DI STIPENDIO

Il governo cinese sta cercando di riconvertire i piani per l’edilizia privata in programmi per aumentare l’offerta di housing sociale, gli alloggi sociali destinati alla classe media, nelle capitali. Un argine contro i costi eccessivi delle case di edilizia privata nelle grosse città dove gli appartamenti costano molto.

Troppo. In particolare, nelle metropoli i prezzi al metro quadrato sono lievitati molto più che gli stipendi, negli anni passati. Un metro quadrato di un appartamento in un condominio a Shenzhen costa il 60% dello stipendio medio di un impiegato. Un dipendente cinese, con uno stipendio dignitoso, impiegherebbe oggi all’incirca 51 anni per acquistare un alloggio di 90 metri quadrati, contro i 48 anni stimati soltanto qualche biennio fa. Naturalmente, la dinamica dei prezzi non è uguale in tutte le città della Cina dove oggi si contano molti uffici e appartamenti invenduti. I prezzi, hanno ripreso a salire, dopo la calma piatta del primo trimestre 2012, seguita all’avvio della curva discendente nel 2011. Tuttavia, una crescita pronunciata appare poco probabile a breve termine, secondo l’ultimo rapporto redatto dal Centro studi economici della Société Générale, banca francese settima per capitalizzazione nella zona dell’euro. Il governo cinese, si legge nel report, continua a controllare il mercato immobiliare con lo scopo di migliorare l’accesso alla proprietà, ma, allo stesso tempo, evitare il surriscaldamento dei prezzi. Lo scopo è allontanare la possibilità di una bolla immobiliare. Tuttavia, il mercato cinese è molto difficile da analizzare per l’opacità dovuta anche alla mancanza di dati statisti relativi all’andamento dei prezzi, ancor più necessari se si tiene presente che il mercato degli immobili nelle megalopoli della Cina ha caratteristiche e andamenti molto diversi che nel resto del paese. A medio termine, le prospettive di crescita demografica, il sostegno costante del governo all’edilizia sociale e l’insufficienza dei prodotti finanziari capaci di attrarre gli investimenti dei risparmiatori cinesi in maniera concorrenziale al mattone, fanno prevedere che la domanda di alloggi continuerà a crescere. Nel 2011 il 12° piano quinquennale approvò la costruzione di 36 milioni di alloggi sociali nel periodo 2011-2015. L’ obiettivo di 10 milioni nel 2011 e di 7 milioni nel 2012 è stato raggiunto contro tutte le aspettative. Il governo prevede ora la costruzione di 6 milioni di abitazioni nel 2013. Di qui al 2015 le case sociali dovranno costituire all’incirca il 30% dello stock di abitazioni contro il 10% di oggi.