Michele Galvani, Il Messaggero 12/4/2013, 12 aprile 2013
«SCHIAFFI A UN CAMERIERE», ROMITI DENUNCIATO
Denunciato per una lite con un cameriere. Il protagonista sarebbe Cesare Romiti, ex manager della Fiat, 90 anni da compiere a giugno, che ora si dovrà presentare davanti al giudice di pace per dimostrare che l’accusa è infondata. Sulla vicenda ci sono versioni discordanti, e anche alcune incongruenze che soltanto il magistrato potrà chiarire una volta ascoltati i testimoni presenti durante la presunta bagarre avvenuta all’interno di un noto ristorante.
LA STORIA
L’episodio risale al 13 febbraio 2011: la giornata non è fredda, e Cesare Romiti, in compagnia di una signora decide di andare a pranzo a Fiumicino, da Bastianelli al Molo, uno dei locali più rinomati del litorale, famoso per i suoi prelibati piatti di pesce. Nel ristorante lavora A. V., studente 17enne di un istituto alberghiero alle prese con le prime esperienze in un locale importante e pronto a farsi le ossa per imparare il mestiere che sogna di intraprendere. Secondo le ricostruzioni si sarebbe avvicinato al tavolo dov’è seduto Romiti e avrebbe chiesto forse in maniera non proprio elegante - probabilmente vista l’età acerba - se i signori «vogliono qualcosa da bere». A questo punto, l’ex amministratore delegato e presidente della casa automobilistica di Torino, si sarebbe alzato replicando: «A due persone come noi non ci si rivolge così». E avrebbe rifilato due schiaffi. Il giorno stesso, il ragazzo si reca al pronto soccorso più vicino dove gli viene rilasciato un referto che recita: «Quindici giorni di prognosi per contusione articolare temporo mandibolare sx e distrazione del rachide cervicale» con consiglio di «indossare il collare rigido di tipo Schanz per quindici giorni».
VERSIONI DISCORDANTI
Da parte loro, Cesare Romiti e il suo legale, l’avvocato Giulia Bongiorno, restano allibiti: «È una vicenda surreale - assicura Giulia Bongiorno - ho appena ricevuto l’avviso per il ritiro del fascicolo e non so nemmeno di cosa stiamo parlando, ma escludo che l’episodio possa essersi verificato». Dello stesso tenore le dichiarazioni che Romiti avrebbe rilasciato ai pubblici ufficiali che gli avrebbero chiesto la sua versione: «Non ricordo proprio il fatto, escludo possa essermi mai capitata una cosa del genere». E anche la signora che era con lui ha confermato questa versione. Invece il cameriere ha indicato come testimone una collega presente quel giorno, che avrebbe confermato l’alterco. Il giudice di pace di Fiumicino ha convocato le parti per il prossimo mese di maggio. Ma è probabile che l’udienza subisca un rinvio per carenza di personale. A questo punto, l’appuntamento potrebbe essere fissato davanti al giudice di pace di Civitavecchia.
Michele Galvani