Gianandrea Gaiani, Libero 10/4/2013, 10 aprile 2013
PER INCENERIRE I BARCHINI DEI PASDARAN WASHINGTON METTE IL LASER SULLE NAVI
La Marina statunitense avrà presto a disposizione una nuova arma per contrastare i droni e «gli sciami» di barchini d’assalto che i pasdaran iraniani hanno schierato nel Golfo. Si tratta di un cannone laser che verrà installato sulla nave da sbarco Ponce in grado di accecare i sensori di aerei ed elicotteri, abbattere i droni e distruggere piccole motovedette. La nuova arma, denominata Laser Weapons System Demonstrator [foto Ap] è il frutto di anni di ricerche sulle armi a fascio d’energia che ha portato alla messa a punto di prototipi anche imbarcati su velivoli. Le limitazioni dovute all’elevata quantità di energia necessaria per emettere laser ad alta potenza ne ha favorito però l’adozione a bordo di unità navali dove l’alimentazione è garantita dai potenti generatori che alimentano tutte le attività di bordo. Il cannone laser che verrà imbarcato sulla Ponce (portaelicotteri da sbarco trasformata in nave madre per elicotteri e mezzi navali cacciamine) è già stato testato con successo contro 12 bersagli e non c’è dubbio che le acque del Golfo Persico rappresentino il teatro operativo ideale per il collaudo in condizioni reali.
L’Iran schiera un gran numero di mezzi d’assalto navali e aerei teleguidati di piccole dimensioni che in caso di guerra condurrebbero attacchi in massa contro le navi americane approfittando delle ridotte distanze dalle coste iraniane. Rispetto a missili e cannoni imbarcati sulle navi da guerra il laser comporta diversi vantaggi: costa meno e non ha problemi di munizioni dal momento che è alimentato a energia e può essere modulato per regolare l’intensità. Un rapporto del Congressional Research Service di Washington definisce il laser imbarcato «una innovazione tecnologica paragonabile all’avvento dei missili imbarcati nel 1950» pur evidenziando i limiti dei quali risente ancora il cannone laser costato 32 milioni di dollari. Il fascio di energia risulta disturbato da acqua, fumo, sabbia e polvere e quindi potrebbe rivelarsi inefficace in caso di maltempo ma soprattutto al momento è utilizzabile solo contro bersagli visibili e ha quindi un raggio d’azione limitato a pochi chilometri.