Gian Antonio Stella, Corriere della Sera 10/04/2013, 10 aprile 2013
IL SITO DEL VENETO MADE IN TONGA
«Diminuire le notizie sul cattivo tempo». Era il 1° giugno del 1939, la Germania aveva occupato e annesso la Boemia, l’Italia aveva invaso l’Albania, tirava una brutta aria e la velina diffusa dal Minculpop raccomandava ai direttori di guardare anche il cielo con ottimismo.
Il governatore leghista del Veneto Luca Zaia, insomma, lanciandosi giorni fa contro i meteorologi pessimisti colpevoli di avere danneggiato con le loro previsioni i risultati del turismo pasquale, non è stato il primo a mettersi su questo solco. Ma poiché al moccolo contro i meteorologi ha aggiunto guerresche minacce legali («Si oscurino le previsioni meteo per il Veneto nei siti internet che forniscono questo servizio o procederemo per danni») ci permettiamo di suggerirgli di dare la precedenza a una piccola inchiesta interna. Per scoprire chi negli uffici della regione Veneto ha elaborato un sito dedicato al turismo regionale dal dominio eccentrico.
Cosa significhi oggi il web per il turismo lo dicono i numeri. Secondo l’Osservatorio e-Commerce del Politecnico di Milano, mentre il nostro Pil cedeva vistosamente, il fatturato dei prodotti venduti on-line ha continuato a crescere al ritmo del 20% l’anno. Perfino nell’anno peggiore, il 2012. Quando i soldi spesi via internet in Italia sono stati 9,5 miliardi di euro, un dato che potrebbe essere molto migliorato nella scia di quanto accade in altri Paesi europei: 20 miliardi di mercato web in Francia, 39 miliardi in Germania, 60 miliardi nel Regno Unito.
Spiega ancora l’Osservatorio che il turismo rappresenta il 58% dell’export italiano e-Commerce. I dati di alcuni siti specializzati, del resto, dicono tutto: Trivago mette a confronto nel mondo 500 mila hotel su 30 piattaforme mondiali in 24 lingue. TripAdvisor ha 98 milioni di utenti fedeli e gode della loro fiducia nel 76% dei giudizi. E potremmo andare avanti di record in record.
Bene: in questo mondo da conquistare (130 milioni di soli cinesi che faranno le vacanze all’estero nel 2015 e tutti innamorati di Marco Polo) come si presenta il turismo veneto? Immaginatevi di essere un turista tedesco o canadese: cosa cerchereste? Ovvio: www.veneto.it. Ma se lo fate vi esce la schermata Telecom: indirizzo inesistente. Dove sarà? Provate www.veneto.net: no. Provate www.veneto.org: non esiste. Provate www.veneto.eu: niente da fare.
A quel punto, cercate in Google: Sito Ufficiale Turismo Veneto oppure in inglese Veneto Tourism Official Website. E finalmente ecco apparire il sito turistico regionale, con tutti i suoi marchi e marchietti di riconoscimento. E qual è l’indirizzo? Non ci crederete: www.veneto.to. C’è chi dirà: forse fa riferimento ai Tourist Operator... Forse anche altre regioni... No, nessuna. Quel dominio «.to» sta per Tonga, un’isola dispersa nell’oceano Pacifico dall’altra parte del pianeta. Scelto chissà da qualche ignoto venetista (Dio non voglia) per evitare il dominio «.it» dell’Italia. E ci preoccupiamo delle previsioni meteo?
Gian Antonio Stella