www.cinquantamila.it, 10 aprile 2013
FIOR DA FIORE USCITO SUL FOGLIO DELL’8 APRILE 2013
Cinquantamila.it
domenica
31 marzo
Saggi «I “saggi di Lorenzago”. Era l’estate del 2003 e per cambiare la Costituzione voluta dai De Gasperi e dai Nenni, dai Togliatti e dai Lazzati, dai Saragat e dagli Einaudi, la destra mandò in ritiro in una baita sulle montagne bellunesi la crema della crema dei suoi costituzionalisti: il notaio pescarese Andrea Pastore, l’avvocato messinese Domenico Nania, il dentista bergamasco Roberto Calderoli e il professor Francesco D’Onofrio che spiegava: “Sul federalismo sono tutti d’accordo con me, solo mia mamma Filomena è contro: sapete, ha una cultura da Trento e Trieste”. Il portavoce del solenne sinedrio benedetto da Umberto Bossi (“Io gli ho dato uno schema, poi loro lavorano”) e destinato a partorire la riforma poi bocciata nel referendum era il futuro ministro-lampo (17 giorni di mandato fino alle dimissioni pretese dal Quirinale per le grane giudiziarie) Aldo Brancher. Che spiegò le competenze così: “L’esperto di presidenzialismo è Nania. Se lui è a far la pennichella state certi che non affrontiamo l’argomento”. La citazione della pennica non era casuale. I “saggi” infatti lavoravano vincendo l’abbiocco dopo pranzi e cene a base di cacciagione, fagioli, patate e vino rosso entrati nel mito. Tutti uniti. Tanto da spingere Brancher ad ammiccare: “Non lo nego, ci sono stati dei dissapori tra noi. D’Onofrio aveva serie perplessità sulla polenta che ho preparato per cena mercoledì: grigia, alla segale, l’ho fatta con una certa farina integrale che ci arriva da un mulino della Carnia”. La battuta più divertente fu di Francesco Cossiga: “Anch’io un tempo mi occupavo di diritto costituzionale ma di fronte al concentrato di cultura e saggezza che c’è a Lorenzago sarei presuntuoso a pronunziarmi”» (Stella, CdS).
Califano Morto nella sua casa di Acilia, a 74 anni, Franco Califano. Malato da tempo, ha lavorato fino all’ultimo (il 18 marzo aveva cantato al Sistina di Roma), inoltre stava per partire per un minitour la cui prima tappa doveva essere il 4 aprile a Porto Recanati. Tra i suoi brani memorabili: La musica è finita, Una ragione di più, Minuetto, E la chiamano estate, La nevicata del ’56, Un grande amore e niente più, Tutto il resto è noia.
Galera Califano, due volte finito in prigione, la prima nel 1970 per possesso di stupefacenti, nel celebre caso in cui fu coinvolto anche Walter Chiari, e la seconda nel 1983, ancora per possesso di stupefacenti e per porto abusivo di armi. Assolto entrambe le volte, con formula piena (Assante, Rep).
Soldi Nel 2010, povero e malato, Califano aveva chiesto aiuto allo Stato invocando la legge Bacchelli. Sua risposta a chi gli chiedeva come avesse speso i soldi guadagnati in tanti anni di successi: «Me li so’ magnati» (ibidem).
Auto «Non ero uno che badava a spese. Quando usciva un nuovo modello di Mercedes il primo veicolo disponibile era il mio. Per non parlare delle moto (passione che mi è passata quando è arrivato l’obbligo del casco). Quando avevo delle storie con delle attrici importanti risiedevo all’Excelsior o al Grand Hotel. Avevo sempre come minimo tre macchine. E poi ho sempre aiutato generosamente tutti, amici veri e falsi» (Franco Califano) (Mario Luzzatto Fegiz, CdS).
Amanti In una delle autobiografie Califano confessò di aver avuto oltre mille amanti (ibidem).
martedì 2 aprile
Portaerei Un nuovo testimone sulla strage di Ustica racconta: «Sorvolai i cieli al comando di un volo di linea Alitalia, il giorno prima e, ancora, qualche minuto prima che accadesse la tragedia. Dopo alcuni minuti dal decollo dall’aeroporto di Palermo, sotto di me notai una flottiglia di navi: una che sembrava una portaerei e almeno altre tre-quattro imbarcazioni. Ho commentato con l’altro comandante questa presenza e quando seppi della tragedia pensai subito a quell’addensamento navale». La testimonianza sembra portare a una spiegazione: una portaerei nel mar Tirreno, un missile partito da lì, nessuna esercitazione militare in corso ma, molto probabilmente, un’azione premeditata per colpire qualcuno (non certo l’aereo dell’Itavia) che doveva volare su quella rotta. Il nuovo testimone nel 1980 lavorava come pilota Alitalia dopo anni nell’aeronautica militare, in cui aveva svolto ruolo di «intelligence». Come mai non ha raccontato prima? «Ho provato nell’81 a dire quello che avevo visto alla trasmissione Telefono giallo, ma non mi hanno mai mandato in onda. Allora ho pensato che la mia verità non interessasse ed ero sicuro di portarmela nella tomba. Invece no. Quando mi hanno chiamato dalla procura di Roma ho deciso che era arrivato il momento» (Angeli, Rep).
Fisico Stefano Roncoroni, critico cinematografico e regista televisivo, ha scritto il libro Ettore Majorana, lo scomparso (Editori internazionali riuniti) in cui racconta come il mistero sul destino del fisico siciliano sia in realtà risolto. Roncoroni è figlio di una cugina di Ettore Majorana e suo padre partecipò alla ricerca dello scienziato che sparì nel nulla il 25 marzo del 1938 mentre da Palermo tornava verso Napoli dove lo attendeva una cattedra universitaria. Secondo Roncoroni, Majorana fu ritrovato «intorno al marzo del 1939. Circa un anno dopo la scomparsa. Fu mio padre a dirmelo a metà degli anni Sessanta. Mi raccontò di essere stato uno degli artefici insieme a Salvatore Majorana, fratello maggiore di Ettore. E Salvatore confermò. Un’altra conferma mi arrivò da Angelo Majorana, anche lui cugino di primo grado di Ettore». Come e dove fu ritrovato? «Nessuno di loro volle dirmi di più. Mio padre aveva promesso ai Majorana che non ne avrebbe parlato con nessuno. E all’epoca la parola data veniva rispettata, tanto che anche con me non scese nei dettagli. Né lo fecero mai gli altri membri della famiglia. C’è però una traccia di cui parlo nel libro: mio nonno materno Oliviero Savini Nicci annota nel suo diario di un improvviso viaggio in macchina nell’ottobre del 1938 di mio padre e Salvatore fino a un vallone vicino Catanzaro dove è stata segnalata la presenza di Ettore». Una volta ritrovato «Ettore è irrevocabile nella sua decisione di sparire. Chi lo trova non riesce a convincerlo a tornare sui suoi passi. I Majorana ne prendono atto. E da quel momento fermano o depistano le indagini». I documenti riportati da Roncoroni portano a concludere che Ettore Majorana sia poi morto a settembre del 1939 (Fraioli, Rep).
Maître Come tutti gli anni per Pasqua, Angela Merkel ha fatto vacanza nell’albergo Miramare di Sant’Angelo d’Ischia. Non trovando più il maître Cristoforo Iacono, licenziato dopo 48 anni di lavoro, è andata a trovarlo a casa. Racconta la figlia di Iacono: «Hanno suonato all’ora di pranzo. Quando abbiamo aperto la porta, ce li siamo trovati davanti. Sembrava incredibile, ma erano proprio loro: la signora Angela Merkel, il marito e due uomini della scorta» (Del Porto, Rep).
mercoledì 3 aprile
Armi Voto storico al Palazzo di Vetro di New York. L’Assemblea generale Onu ha approvato a grande maggioranza il primo Trattato internazionale sul commercio di armi convenzionali. Anche se per passare aveva bisogno della maggioranza semplice - 97 voti su 193 Paesi membri - la risoluzione è stata approvata con ben 154 voti a favore, tre contrari (Siria, Corea del Nord e Iran) e 23 astenuti (fra cui Russia, Cina, Cuba, Venezuela e Bolivia). Oltre a disciplinare un mercato che vale 70 miliardi di dollari annui (il 30 per cento in mano Usa) l’Arms trade treaty stabilisce chiari standard per il trasferimento da Stato a Stato di ogni tipo di arma convenzionale (leggera e pesante) e proibisce l’esportazione nel caso queste possano essere usate in attacchi contro civili, in violazione di un embargo, in azioni terroristiche, di crimine organizzato e di genocidio.
Mattinieri/1 Chi ha successo nel lavoro si sveglia all’alba. Lo dice il Guardian che sul tema «What time do top Ceos wake up?» («a che ora si svegliano gli amministratori delegati»?) ha interrogato un gruppo di manager di rango. La più mattiniera, Helena Morrissey, ad di Newton Investment, si sveglia alle 5, ma qualche volta ancor più di buonora: risponde alle mail prima che i suoi nove figli entrino in azione («dormo 5 ore e vivo con il palmare in mano»). Tim Armstrong, amministratore delegato di Aol, ha il blackberry in pugno già dalle 5.15 («la vita è troppo eccitante per dormire»), la presidente di Virgin Money, Jayne-Anne Gadhia, comincia a twittare e a navigare sul sito della Bbc alle 6 di mattina. Anche l’italiano Vittorio Colao, di Vodafone, è in piedi alle sei del mattino (Proietti, CdS).
Mattinieri/2 Barack Obama già alle 6 nuota con Michelle nella piscina della Casa Bianca, Nicholas Sarkozy tirava su pesi nella palestra dell’Eliseo alle sei di mattina e Bill Gates inizia più o meno a quell’ora la sua giornata di lavoro. Rimangono nella storia le chiamate all’alba di Gianni Agnelli: graziato dal fuso orario, solo Henry Kissinger non veniva buttato giù dal letto (ibidem).
giovedì 4 aprile
Presidente della Repubblica I bookmaker quotano a 1,65 l’elezione di Prodi al Quirinale, Gianni Letta è a 1,85. A 2,00 l’elezione di D’Alema, mentre Franco Marini è quotato 2,45. Altri candidati: a 6 Pietro Grasso, a 6,50 Stefano Rodotà, Violante a 7,00. Emma Bonino quotata 7,30, Amato 8,00 (Sta).
Traffico/1 Le città europee con il traffico più congestionato: Mosca, Istanbul, Varsavia, Marsiglia, Palermo. Nella città siciliana l’indice di congestione è del 39%: vuol dire che per percorrere un tratto di strada nelle ore di punta, l’automobilista impiega il 39% in più rispetto a quando non c’è traffico. Per ogni ora passata al volante si aggiungono 38 minuti di ritardo (Tonacci, Rep).
Traffico/2 I palermitani trascorrono 89 ore l’anno bloccati nel traffico, i romani 93 (ibidem).
Da Vinci Sta per andare in onda Da Vinci’s demons, serial televisivo prodotto da Fox. Ci sta un Leonardo Da Vinci giovane, prestante, con la camicia sempre aperta sul petto, dedito all’oppio, che indaga su misteri e strani culti. Scene di sesso, dita mozze, duelli, impiccagioni, squartamenti e papi sodomiti sparsi ovunque.
venerdì 5 aprile
Saggi Polemiche dopo lo scherzo telefonico fatto a Valerio Onida, presidente emerito della Consulta e tra i dieci saggi scelti da Napolitano. Credeva di parlare con Margherita Hack che gli diceva: «Questa cosa dei saggi mi sembra un po’ inutile», invece erano quelli del programma radiofonico La zanzara, ai quali l’ignaro Onida ha risposto: «Ma guardi, sì, probabilmente è inutile. Serve a coprire questo periodo di stallo». Poi su Berlusconi: «È anziano, speriamo si decida a godersi la sua vecchiaia, è un mio coetaneo». Sono seguite scuse e offerta di dimissioni (respinte).
Diciassette Questa è la diciassettesima legislatura. Il numero 17 nella politica italiana: il diciassettesimo segretario della Dc Martinazzoli, detto «Cipresso », «Catafalco», «Crisantemino» o «Becchinazzoli», ha sciolto il partito. I due governi nati il 17 sono quelli cui spetta il record di minor durata: il primo di Andreotti, 1972, appena nove giorni; e l’ultimo di Fanfani, nel 1987, 11 giorni. Prodi presentò al Senato il suo primo esecutivo alle ore 17,17 di venerdi 17 maggio 1996 (Ceccarelli, Rep).
Dadi Ieri performance dell’artista Igino De Luca: a piazza del Quirinale ha lanciato giganteschi dadi da gioco. Lo slogan «Ca Maronn c’accumpagn» (ibidem).
Brevetto Il blog “Nonleggerlo” scrive che nel 2007 Beppe Grillo fece domanda per brevettare la parola Dio «scritta in stampatello, riprodotta in qualsiasi colore e dimensione». Un marchio da registrarsi sotto le voci «servizi personali e sociali per il soddisfacimento di bisogni personali» o «servizi medici, servizi per l’agricoltura, orticoltura, silvicoltura». Domanda respinta (è presente sul sito dell’Ufficio brevetti del ministero dello Sviluppo, numero GE2003C000100) (CdS).
Stipendio Obama si riduce del 5% lo stipendio. Su 400mila dollari l’anno, ne restituisce dunque 20mila (nel 2011 il presidente e sua moglie hanno dichiarato 750mila dollari, in calo rispetto a quasi due milioni del 2009 e a 5,5 del primo anno alla Casa Bianca, frutto soprattutto della vendita dei libri) (Vincenzi, Rep).
Meteo Il governatore del Veneto, Luca Zaia, vorrebbe togliere la sua regione dalle previsioni meteo. Motivo: sbagliano troppo spesso, preannunciando piogge e provocando, di conseguenza, l’allontanamento dei turisti. Dice: «Non ci possiamo permettere disdette su disdette perché quelli del meteo disegnano una nuvoletta sul Veneto» (Fasano, CdS).
sabato 6 aprile
Tasse Negli ultimi tre mesi del 2012 la pressione fiscale ha toccato il 52%, il dato più alto da quando l’Istat ha cominciato a calcolarla. Guardando all’intero 2012 la pressione fiscale è risultata del 44%, che comunque è l’1,4% in più del 2011. Lo scorso anno inoltre le entrate totali sono cresciute più delle spese e la loro incidenza sul Pil è stata del 47,7%.
55 La pressione fiscale effettiva, cioè quella misurata su chi non evade, è di almeno il 55% (Marro, CdS).
Diplomatici In Corea del Nord hanno avvisato: «Preparate a evacuare i vostri diplomatici perché non siamo in grado di garantirne la sicurezza dopo il 10 aprile».
Strega Il candore delle cornacchie, libro scritto in carcere da Salvatore Cuffaro, è tra i ventisei candidati al premio Strega. Magro, quasi ascetico, capelli bianchi cortissimi, il detenuto Cuffaro ha passato intere notti ad annotare a matita i dettagli della sua vita carceraria, i riti quotidiani, gli incontri, le lettere ricevute, le visite di politici. Nel libro racconta proprio tutto, come di quando gli misero le manette e della volta che gli fu chiesto di spogliarsi anche della catenina ricordo della mamma, «perché in carcere il regolamento non ammette deroghe».
Sogni Ricercatori giapponesi hanno inventato una macchina che vede i contenuti dei sogni. Per il momento riesce a catturare solo immagini semplici, decodificando gli impulsi dei neuroni negli addormentati. Hanno fatto vedere ai volontari degli oggetti mentre erano in una macchina per risonanza magnetica: così hanno registrato le reazioni cerebrali alle cose. Quando poi i volontari dormivano, sempre nella macchina per risonanze, gli scienziati sono riusciti a riconoscere alcune reazioni registrate in precedenza, quindi a capire cosa stessero sognando (Baduel, Rep).
Daria Egidi
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