D Repubblica 6/4/2013, 6 aprile 2013
DIVISI DA VALÉRIE
Il popolo francese e il suo Presidente non si amano più? Molti indizi portano a un vero colpevole: Madame Trierweiler, la “première compagne” di Laura Putti Èbella, è femminista, è primadonna. Quando è diventata la compagna di François Hollande era la più avvenente tra le croniste politiche francesi.Difficile, per una come Valérie Trierweiler, rimanere nell’ombra. Anche in quella di un Presidente della Repubblica.
Oggi sembra avere imparato la lezione, dopo quel tweet inopportuno del maggio scorso in sostegno all’avversario politico di Ségoléne Royal (per trent’anni compagna di Hollande), ma rimanere nei ranghi non le è facile. Ha smesso di scrivere di politica (invia una cronaca letteraria ogni due settimane a Paris Match, dove ha lavorato dall’89), ma è evidente che la dama di carità non sia il suo ruolo, e i francesi se ne accorgono.
Bernadette Chirac? Era perfetta.Carla Sarkozy? Ha fatto quel che ha potuto. Invece per Valérie - dopo il tweet, dopo le sue interferenze nelle scelte dell’ex giornale sull’immagine di Hollande e gli insulti a un settimanale satirico per lo stesso motivo - sono arrivati persino i capricci mediatici del viaggio presidenziale in India, in febbraio: nessun giornale al seguito, ma soltanto una televisione. E non Tf1, perché la “première compagne” ha in corso un processo contro Christophe Jakubyszyn, caporedattore politico della rete e coautore di La frondeuse, sua biografia non autorizzata. Nelle ultime settimane per rifarsi l’immagine si è presentata in uno studio televisivo accompagnata da un bambino down nella Giornata nazionale della trisomia e in Russia, in visita ufficiale, è corsa a farsi notare nella sede di un’associazione caritatevole statale.
Ma non è bastato: il gradimento dei francesi per il Presidente non è mai stato così basso (è crollato nei sondaggi al 31%) e sono sempre di più a credere che proprio la presenza della Trierweiler - detta anche Tweetweiler o Rottweiler - non aiuti.