Luigi Paini, Il Sole 24 Ore 7/4/2013, 7 aprile 2013
IL MAPPAMONDO DELLE ROTAIE
Mark Smith: potreste immaginare un nome più comune? Un volto tra la folla, una persona come milioni di altre che, un gran bel giorno per noi!, si mette al computer e decide di... Decide di stupirci, costruendo pagina dopo pagina il più bel sito di viaggi in treno che esista sulla faccia del pianeta internet: The Man in Seat Sixty-One (www.seat61.com), guida completa ai viaggi su rotaia in tutti gli angoli del mondo.
Breve storia del personaggio: appassionato di treni fin da quando, poco più che bambino, i genitori lo "spediscono" da solo su un vagone verso la campagna, s’innamora definitivamente allorché alle superiori i suoi prof organizzano una gita in Russia. Sui binari, of course! Inizio anni Ottanta, una traversata d’Europa ai tempi della Guerra fredda, con quella concretezza della vita reale che solo un viaggio di questo tipo può riservare.
È in questa occasione che il giovane Mark capisce quanto gli piace girare il mondo. Ma capisce anche che lo stesso mondo va da un’altra parte: arrivano gli aerei low cost, il viaggio in se stesso diventa sempre più una pura parentesi, quasi un fastidioso inconveniente che separa dalla meta.
E invece no: il bello "è" proprio il viaggio (a saperlo organizzare e fare bene). Attraversare paesi e culture, sentire parlare lingue differenti, osservare dal finestrino il paesaggio che cambia a ogni curva. Ma non è affatto semplice: nulla può essere più insormontabile di una montagna di pratiche burocratiche da espletare, biglietti da comprare, tariffe da decifrare.
No problem, ecco il sito che risolve "ogni" problema. Perché Mark, che nel frattempo si è impiegato alle Ferrovie britanniche (dove, se no?), decide una decina di anni fa di mettere il suo sapere al servizio di tutti gli innamorati di avventure ferroviarie. Un hobby, niente più all’inizio, che cresce nelle mani del suo autore fino a diventare l’imprescindibile guida attuale. Sfogliarlo è puro divertimento, questo sito dei desideri. Dai viaggi più banali e davvero alla portata di tutti, attraverso l’Europa, fino alle proposte più pazze, tutte corredate da tabelle orarie, prezzi, modalità di prenotazione, consigli per "spezzare" le traversate più lunghe con tanto di indicazioni di hotel, ristoranti, bettole... Là dove ci si occupa di percorsi possibili il sito è semplicemente una ricchissima cascata di informazioni: sono presenti tutti, ma proprio tutti i Paesi europei, compresi quelli (Cipro, Andorra...) dove di treni non si vede nemmeno l’ombra.
Si possono scoprire dettagli significativi, che aprono nuovi squarci sulla profondità della crisi economica. Ad esempio che la Grecia, da circa due anni, ha tagliato ogni collegamento ferroviario con il resto d’Europa. Il Paese, ferroviariamente parlando, è diventato un’isola: lo si può raggiungere via terra solo con l’autobus, in attesa che le casse di Atene permettano di rimettere in funzione i convogli per i Paesi confinanti.
Ogni soluzione (compresi i collegamenti marittimi) è presa in considerazione, sempre escludendo, ovviamente, l’aereo. Verso il grande Nord, verso l’estremo Est, verso il torrido Sud, indicando tutte le possibili vie alternative. Ad esempio, per l’Italia (la destinazione più "cliccata", assicura Mark, e di gran lunga) si arriva anche a indicare il magico trenino rosso del Bernina, da St. Moritz a Tirano, senza tema di smentita uno degli itinerari più spettacolari del mondo.
Ma la vera magia l’abbiamo lasciata alla fine. È quella dei "viaggi impossibili", quelli che muovono la fantasia dei lettori di Kipling e Salgari. Dall’Europa all’Australia via terra... evvai! Da Londra a Nuova Delhi in treno... sì!!! Ovviamente la Transiberiana, la Transmongolica, i grandi treni superstiti che attraversano coast to coast Stati Uniti, Canada, Australia. Fantastici: corredati di foto e video, dalle Montagne Rocciose ai paesaggi sub-artici, dai deserti della Via della Seta agli oceani di betulle dell’immensa Siberia.
Mark ne ha presi molti, di questi treni. Lo vediamo in alcune foto sporgersi dal finestrino, con lo sguardo pronto a cogliere ogni dettaglio, per poi servire informazioni precise, dettagliate, up-to-date ai frequentatori del sito, perennemente aggiornato (i consigli degli utenti non solo sono accettati, ma sentitamente richiesti).
Ma allora, domanda d’obbligo, dall’alto della sua esperienza quali sono i percorsi che Mark ritiene i più belli di tutti? In Europa, la tortuosa linea che attraversa le Highlands scozzesi, fino a Fort William, oltre ovviamente ai più noti binari svizzeri (il già citato Bernina, il celeberrimo Glacier); dall’altra parte del mondo, l’Overlander neozelandese, da Auckland a Wellington; in India, da Delhi a Shimla, sull’Himalayan Queen; in America il Lake Shore Limited e il California Zephyr, da New York a San Francisco, via Chicago.
E una volta arrivati sul Pacifico? Ecco il consiglio d’autore: si dorme sull’ex regina dei mari trasformata in albergo, la sempre magnifica Queen Mary. Perché viaggiare, per Mr Mark Smith, è trattarsi da re (o da regine...).