Aldo Grasso, Corriere della Sera 08/04/2013, 8 aprile 2013
IL PUBBLICO DI MARIA E L’OSPITE RENZI
Fossimo in Matteo Renzi, il sindaco di Firenze, il grande rottamatore del Partito Democratico, toccheremmo ferro. La storia è nota: Renzi, invitato dalla padrona di casa Maria De Filippi, ha partecipato come ospite alla prima puntata del serale di «Amici», il talent show di Canale 5 giunto ormai alla sua dodicesima edizione (sabato, 21.05).
Diciamolo, la De Filippi-Costanzo Spa non ha mai portato benissimo ai leader del centrosinistra finiti sotto le sue cure. Prima ci ha provato Costanzo, storico consulente e mentore dei vari Veltroni, D’Alema, Rutelli. Poi è arrivata Maria, con l’operazione simpatia organizzata per l’allora segretario dei Ds Piero Fassino, chiamato nello studio di «C’è posta per te» a incontrare la tata di quand’era bambino.
Ma la svolta elettorale non c’è stata. Vero che Renzi, o «Renzie» in omaggio al giubbotto di pelle alla Fonzie con cui si è presentato, con il demone della tv commerciale sembra avere tutt’altra confidenza.
Dalla partecipazione come concorrente alla «Ruota della fortuna» al palco di Maria, in fondo, il passo è breve.
Chiamato a rappresentare una sorta di «testimonial della speranza» (addirittura sulla scorta di Papa Francesco), il sindaco ha fatto il suo: grande discorso aspirazionale, tutto studiato nei minimi dettagli dal look al linguaggio. Riesce persino a sembrare credibile, uno che qualche puntata di «Amici» nella vita l’ha anche guardata.
Intanto, con una comparsata di pochi minuti è riuscito a far parlare di sé per una settimana, con la scelta di un giubbotto ha rimesso il dito nella piaga dei complessi rapporti tra la sinistra e la cultura pop. Se, in tutto questo, sarà riuscito anche a conquistare il pregiato target elettorale costituito dal pubblico di Maria, vero obiettivo dell’ospitata, solo le urne (se e quando arriveranno) potranno dirlo.
Matteo Renzi