R.Boc., Il Sole 24 Ore 5/4/2013, 5 aprile 2013
MPS, DA BANKITALIA SANZIONI PER 5 MILIONI AGLI EX VERTICI
Sanzioni per oltre 5 milioni di euro agli ex manager di Mps.
E’ quanto ha disposto la Banca d’Italia, in relazione alle gravi violazioni nella gestione dell’istituto senese.
In particolare, secondo quanto si apprende, per l’ex presidente, Giuseppe Mussari e l’ex direttore generale, Antonio Vigni, la multa sarebbe superiore ai 500 mila euro ciascuno mentre per l’ex capo finanza, Gianluca Baldassarri, ammonterebbe a quasi 400mila euro.
La procedura di notifica è stata avviata, viene spiegato, mentre la procedura sanzionatoria, avviata da tempo, si è conclusa a fine marzo, nei tempi stabiliti.
Già in occasione del Forex di Bergamo, in effetti, il direttore generale della Banca Fabrizio Saccomanni aveva annunciato che entro il 30 marzo sarebbe arrivato il primo set di procedimenti sanzionatori, che si riferiscono agli accertamenti di vigilanza nell’ispezione condotta sul gruppo senese tra il settembre del 2011 e il marzo del 2012.
I contenuti di dettaglio delle disposizioni saranno pubblicati sul bollettino della Vigilanza non appena sarà concluso l’iter previsto dalla normativa, che prevede in primis la consegna delle notifiche nelle mani dei diretti interessati.
Le contestazioni riguardano violazioni per mancato contenimento dei rischi finanziari, carenze organizzative e nei controlli interni, che sono l’ambito di diretta pertinenza della Banca d’Italia e l’ammontare delle multe varia in funzione della responsabilità individuale di ciascuno.
Nel complesso, le sanzioni riguardano, secondo quanto riferiscono fonti bancarie, circa una ventina di persone, ovvero l’intero ex consiglio d’amministrazione del Monte, nonchè tutti i componenti del precedente consiglio sindacale.
Bankitalia ha usato il pugno duro: infatti si tratta di importi particolarmente elevati, anche tripli rispetto alle normali sanzioni, a causa della gravità delle fattispecie contestate. In ogni caso, si sta parlando di sanzioni per comportamenti individuali.
La Banca centrale, peraltro, agisce in collaborazione con la magistratura, che invece esamina i profili di carattere penale.
Tra questi, c’è l’azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici, sulla quale come si sa c’è la relazione, redatta dalla banca senese con la nuova gestione di Alessandro Profumo e depositata in vista dell’assemblea ordinaria del 29 aprile, che accusa l’ex presidente Mussari di aver «agito perseguendo interessi estranei e contrari a quelli della società- tra cui quello di preservare la propria leadership, contribuendo decisivamente a realizzare l’operazione con Nomura, allo scopo di occultare la perdita sulle notes Alexandria, che si sarebbe altrimenti riflessa sul risultato dell’esercizio 2009, in misura tale da impedire il conseguimento di un utile d’esercizio».
Intanto, il titolo del gruppo continua a soffrire in borsa. E, nella prima giornata in cui sono state ripristinate le vendite allo scoperto dopo due giorni di stop, pur nel contesto di un mood decisamente negativo per tutti i titoli bancari dopo le parole del presidente della Bce Mario Draghi che non ha nascosto i rischi verso il basso delle attuali previsioni congiunturali, le quotazioni di Mps hanno accusato una flessione del 2,8 per cento.
R.Boc.