Simona Verrazzo, Vanity Fair 3/4/2013, 3 aprile 2013
PRESIDENTE, SPERIAMO CHE SIA FEMMINA
Argentina
Cristina Fernández Kirchner
60 anni, in carica dal 2007, rieletta nel 2011: succede al marito Néstor, di cui è vedova dal 2010. Accusata di sperperi, pare che durante la visita di Stato a Parigi nel 2011 abbia acquistato venti paia di scarpe Louboutin, da 5.500 dollari l’uno. Durissimo il suo scontro con il Fondo monetario internazionale, che la accusa di avere «truccato» i dati sull’inflazione.
«Meglio la Fifa dell’Fmi».
Liberia
Ellen Johnson Sirleaf
74 anni, in carica dal 2006, riconfermata nel 2011: primo presidente donna dell’Africa, economista con master ad Harvard, Nobel
per la Pace nel 2011. Sirleaf è il cognome dell’ex defunto marito. Ha quattro figli e otto nipoti. Nel 2012 ha firmato una contestata legge anti-gay.
«Se i tuoi sogni non ti spaventano, non sono grandi abbastanza».
Brasile
Dilma Rousseff
65 anni, in carica dal 2011: padre di origini bulgare, single (dopo due ex mariti, una figlia e un nipote), ex guerrigliera, torturata in carcere sotto il regime dei militari, fedelissima dell’ex presidente socialista Lula. Ha sconfitto il cancro continuando a fare politica anche durante la chemioterapia.
«Sono una donna dura, circondata da ministri morbidi»
Lituania
Dalia Grybauskaité
57 anni, in carica dal 2009. Single, senza figli, cintura nera di karate, economista. Tra i suoi modelli politici ci sono Margaret Thatcher
e Gandhi. Sostenitrice dell’euro, in cui spera di riuscire a portare il suo Paese entro il 2015, per la crisi si è tagliata del 30% lo stipendio (pari a circa 94.000 euro l’anno).
«Di fatto, abbiamo già l’euro».
Costa Rica
Laura Chinchilla Miranda
54 anni, in carica dal 2010. Sposata, con un figlio. Politologa e cattolica convinta, ha manifestato in strada contro l’aborto. Per festeggiare l’elezione di Papa Francesco ha personalmente piantato un albero tropicale, l’Anacardium excelsum, dedicandoglielo.
«Solo i codardi sono coraggiosi con gli indifesi».
Malawi - Joyce Banda
63 anni il 12 aprile, in carica dal 2012. Sposata in seconde nozze (ha lasciato il primo marito perché violento), cinque figli. Con lei basta privilegi ai politici: venduti jet presidenziale da 13 milioni di dollari e 60 Mercedes per devolvere il ricavato alla popolazione, tra le più povere al mondo. Con l’aggravarsi del fardello della crisi, si è anche tagliata del 30% lo stipendio annuo (circa 44.000 euro).
«È pesante, ma io sono in grado di portarlo perché sono una donna africana».
Kosovo - Atifete Jahjaga
38 anni il 20 aprile, in carica dal 2011. Sposata, senza figli. Musulmana, ex super-poliziotta, con corsi di addestramento anche negli Stati Uniti, all’Fbi. Non fa parte di alcun partito, e non ha un palazzo presidenziale: preferisce vivere in un normale appartamento a Pristina.
«Non ci sono alternative, il futuro del Kosovo è nell’Unione Europea».
Corea del Sud
Park Geun-hye
61 anni, single, in carica dal 25 febbraio. È figlia dell’ex presidente-dittatore Park Chung-hee, per le cui colpe ha chiesto pubblicamente scusa. Ingegnere informatico, convertita al cattolicesimo, al giuramento si è presentata con un look «militare» (messaggio ai rivali del Nord?).
«Giudicatemi per i miei meriti».