Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  aprile 03 Mercoledì calendario

IL PAESE NEGLI USA CHE DEVE ARMARSI PER LEGGE

La cittadina di Nelson in Georgia è il primo angolo d’America dove è diventato obbligatorio possedere armi da fuoco. Ad un’ora di auto a nord di Atlanta, Nelson conta poco meno di 1300 abitanti ed è uno dei piccoli centri dell’entroterra dove l’intenzione del presidente Barack Obama di limitare circolazione e possesso delle armi viene percepita come una limitazione delle libertà costituzionali.

È la tesi della «National Rifle Association» (Nra), la potente lobby delle armi, ma il consigliere comunale Duane Cronic ha suggerito di compiere un passo in più, al fine di «recapitare a Washington un messaggio eloquente».

Per comprendere di cosa si tratta bisogna leggere la «Family Protection Ordinance» lì dove «richiede a tutte le famiglie residenti» di «possedere armi da fuoco e munizioni» al fine di «gestire emergenze» per «garantire sicurezza e benessere alla collettività». Ciò significa che in ogni nucleo famigliare dev’esserci almeno una persona che possiede armi al fine di creare una cintura di sicurezza destinata ad affiancare gli agenti dello sceriffo. Saranno i capifamiglia a decidere se essere loro a espletare tale «obbligo» oppure incaricare il coniuge o uno dei figli. A norma di legge approvata nella notte fra lunedì e martedì con 5 voti a favore e nessuno contrario - gli unici residenti che possono «giustificare» il fatto di non possesso di arma sono «i disabili e i criminali». Se Cronic ha trovato consenso è perché la proposta è motivata dalla necessità di «garantire pari diritti fra chi possiede sistemi di sicurezza privati in casa e chi non ne ha». Fra i maggiori sostenitori dell’iniziativa c’è lo sceriffo, Heath Mitchell che lamenta «carenza di uomini a sufficienza per pattugliare ogni strada» e dunque l’idea di poter contare sulle armi di «chiunque si trovi a passare» lo rassicura sulla possibilità di «proteggere ogni residente, anche i più piccoli». La decisione di Nelson segue di una settimana l’iniziativa di un comitato di cittadini di Tucson, in Arizona, di far approvare una norma identica per «portare la sicurezza in ogni quartiere». Si tratta di interpretazioni estreme del Secondo Emendamento della Costituzione, che garantisce il diritto di portare armi, in forte contrasto con la dura legge varata proprio ieri dal Connecticut per limitare il possesso di armi: è la fotografia di una spaccatura, sui valori e l’identità dell’America, che potrebbe presto obbligare la Corte Suprema ad intervenire sul tema.