varie, 3 aprile 2013
Delitti Benedetta Schiena, 3 anni. Figlia dei braccianti agricoli Francesca Sbano, e Antonio Schiena, entrambi di 32 anni, dallo scorso dicembre, quando il padre se n’era andato di casa ed era tornato dai suoi, viveva in una palazzina di due piani a Carovigno in provincia di Brindisi con la mamma, che però, rimasta senza il consorte, s’era fatta ogni giorno più depressa tanto che scriveva su Facebook «Per essere felici bisogna essere in tre» e «Ci vuole più coraggio a restare che ad andare via»
Delitti Benedetta Schiena, 3 anni. Figlia dei braccianti agricoli Francesca Sbano, e Antonio Schiena, entrambi di 32 anni, dallo scorso dicembre, quando il padre se n’era andato di casa ed era tornato dai suoi, viveva in una palazzina di due piani a Carovigno in provincia di Brindisi con la mamma, che però, rimasta senza il consorte, s’era fatta ogni giorno più depressa tanto che scriveva su Facebook «Per essere felici bisogna essere in tre» e «Ci vuole più coraggio a restare che ad andare via». La sera di Pasquetta la Sbano costrinse la bambina a ingoiare un flacone di diserbante e la mise nel suo lettino, quindi in lacrime s’arrampicò sul tetto di casa e si buttò di sotto sfondandosi il cranio. Quattro lettere, sul tavolo del soggiorno, scritte a penna con mano tremante: «La faccio finita e porto mia figlia con me». La bambina, morta poco dopo l’arrivo in ospedale. La madre, ricoverata con elettroencefalogramma piatto. Tra le 22 e 30 e le 23 di lunedì 1 aprile in un appartamento in via Monteverdi a Carovigno, Brindisi. (Carmine Festa, Sta)