F.Oli., Il Messaggero 3/4/2013, 3 aprile 2013
LA SFIDA DELLA AZUNI, RIBELLE DI SEL
Gemma Azuni di Sel, lei è l’unica consigliera comunale in corsa per queste primarie, perché domenica gli elettori dovrebbero votare per lei?
«Intanto conosco la macchina amministrativa del Comune, conosco le magagne e tutte le parentopoli e scandalopoli di Alemanno. So benissimo come intervenire».
Il primo punto del suo programma?
«I temi fondamentali del mio programma sono lavoro, la legalità, la casa, la mobilità, l’ambiente e l’urbanistica. Bisogna partire da qui, sono le questioni sulle quali ho lavorato e bisogna continuare a farlo, ma conoscendole a fondo».
Il leader del suo partito Nichi Vendola appoggerà Marino e le ha chiesto quindi di ritirarsi, perché ha disobbedito?
«Le primarie non sono solo del Pd, ma di tutto il centrosinistra, io porto valore aggiunto per coloro che non hanno riferimenti».
Dove ha sbagliato Alemanno?
«In molte cose ma soprattutto non ha avuto una visione di città. Roma va amata, presa in carico e ricondotta a una politica per le persone».
Come si garantiscono i servizi efficienti con i tagli del governo?
«Con la modifica del bilancio, che non pensa ai cittadini romani ma a ben altro. Bisogna evitare di sperperare, come invece è stato fatto in questi cinque anni, tutte quelle risorse che potrebbero essere investite nei servizi pubblici, soprattutto sulla mobilità. Poi bisogna eliminare le troppe consulenze e gli incarichi esterni di gente che sa davvero molto poco».
Lei ha fatto molte battaglie di genere, le donne sono rappresentate a sufficienza in Comune?
«No, basti pensare che in Consiglio siamo solo in tre. Su questo tema ho fatto tre ricorsi al Tar e alla fine li ho vinti tutti».
Le primarie sono state contraddistinte da molte polemiche, che ne pensa?
«Mi sono tenuta fuori da queste polemiche, penso più al bene comune, delle persone e dei cittadini romani. Mi sono sempre concentrata su missioni impossibili, continuerò a farlo anche da sindaca, è sicuro».
Come si riconquistano i voti finiti ai 5 Stelle?
«Con le buone pratiche e il buon lavoro, io credo di essere esempio di buona politica».
In caso di sconfitta sosterrà il vincitore delle primarie o altri candidati, tipo Sandro Medici?
«Ho firmato un codice etico nel quale c’è scritto che i candidati perdenti devono sostenere alle elezioni il vincitore. Ho firmato e rispetto le regole, farò in modo che il centrosinistra vinca questa battaglia fondamentale».