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 2013  aprile 02 Martedì calendario

DAGOREPORT


Dal "Daily Mail"
http://bit.ly/129BLD5

Del nazismo e delle sue aspirazioni distruttrici se ne sono dette di ogni, spesso al limite della fantascienza. Non è la prima volta che si sente parlare di presunti progetti ed esperimenti segreti che avrebbero avuto come fine la ricerca di un’arma micidiale e "definitiva".

In questo caso, però, la fantasia lascia spazio all’evidenza. Anche se non fu nella pratica mai realizzato, in realtà il progetto di un’arma dalle impressionanti potenzialità era stato seriamente preso in considerazione dalla Germania di Hitler. L’ambizione dell’opera lascia perfettamente intendere quale grado di megalomania si fosse impossessato dei nazisti.

Il progetto aveva un ideatore illustre: Hermann Oberth, lo scienziato che creò il primo razzo alimentato a carburante liquido, e si trattava di una "pistola solare", in grado di concentrare l’intera potenza energetica dei raggi del sole in un solo punto della Terra e sprigionarla con effetti catastrofici.

Il meccanismo era, né più né meno, quello "della lente d’ingrandimento", con cui generazioni di bambini (e aspiranti piromani) si sono divertiti e continuano a divertirsi.

Secondo le immagini pubblicate dalla rivista "Life" il 23 luglio del 1945 (quando, subito dopo la guerra, cominciarono a essere scoperti vari documenti ritrovati nelle roccaforti del Terzo Reich), il progetto consisteva in un grande specchio che, lanciato in orbita, sarebbe stato in grado di convogliare i raggi solari in un punto preciso della Terra, liberando una forza tale da distruggere intere città in pochi minuti o far ribollire l’oceano in alcune zone prestabilite.

L’arma avrebbe avuto un costo di circa tre milioni di marchi e per costruirla ci sarebbero voluti 15 anni. Secondo il progetto di Oberth, che non aveva finalità belliche e che ancora nel 1957 continuava a sostenere l’efficacia della sua invenzione, la pistola solare sarebbe dovuta servire a indirizzare i raggi del sole in quelle zone della Terra dove ce n’era più bisogno.

In barba alle mezze stagioni e al riscaldamento globale, ovviamente.