www.repubblica.it 31/3/2013, 31 marzo 2013
"Ascolterò due gruppi ristretti di personalità" che cercheranno proposte programmatiche per un eventuale nuovo governo
"Ascolterò due gruppi ristretti di personalità" che cercheranno proposte programmatiche per un eventuale nuovo governo. Fra le soluzioni che venivano prospettate sui giornali di questa mattina, la proposta formulata da Giorgio Napolitano, non era tra le più gettonate. Francesco Bei, su Repubblica, l’ha definita "la soluzione olandese". A proporla sarebbe stata la delegazione dei centristi montiani di Scelta Civica. Una sorta di "conclave di Stato" che fa riferimento a quanto è accaduto in Olanda un paio d’anni fa. Dopo le elezioni del 9 giugno 2010, la situazione di stallo, nei Paesi Bassi, era evidentissima: sette partiti avevano ottenuto più di 10 seggi (sui 150 della Camera): il Partito Popolare per la Libertà (Vvd) e la democrazia di Mark Rutte (liberale conservatore) ne aveva ottenuti 3, i laburisti ne avevano 30, la destra populista di Geert Wilders (Partito della Libertà) ne aveva 24, l’Appello Cristiano Democratico 24, il Partito socialista 15, i verdi di sinistra 10 e i Democratici 66 ne avevano 10. Altri tre partitini si dividevano i restanti 9 seggi. Formare un governo con i meccanismi normali della politica, risultò praticamente impossibile. Ci vollero quattro mesi (127 giorni, per la precisione) di faticosissime trattative senza sbocchi e, alla fine, la soluzione si trovò chiudendo per alcuni giorni in un castello vicino all’Aja un gruppo di personalità delle diverse parti politiche. Ne uscirono con un programma di pochi punti sul quale si trovò un accordo tra il Vvd di Rutte e i cristiano democratici. Ad essi si aggiunse un appoggio esterno della destra xenofoba di Geert Wilders. Il governo durò nemmeno un paio d’anni. Wilders tolse l’appoggio e si andò al voto. La destra venne punita e scese al 10% (15 seggi). Vinsero il Vvd di Rutte (26,6% e 41 seggi) e i laburisti (24,8% e 38 seggi) che adesso governano insieme sotto la guida dello stesso Rutte. I saggi olandesi, quella volta riuscirono a dare una base programmatica a un governo che, altrimenti, non sarebbe stato in piedi. La cosa durò poco e il successivo passaggio alle urne portò all’attuale chiarezza. (30 marzo 2013) © Riproduzione riservata