Piergiorgio Odifreddi, la Repubblica 31/3/2013, 31 marzo 2013
Come tutti sanno, la data del Natale è fissa, il 25 dicembre. Ma quella della Pasqua è mobile, e cambia ogni anno
Come tutti sanno, la data del Natale è fissa, il 25 dicembre. Ma quella della Pasqua è mobile, e cambia ogni anno. Il motivo è che per il Natale si adotta il calendario solare: quello del periodo orbitale della Terra attorno al Sole, corrispondente a circa 365 giorni, suddivisi in 12 mesi, tutti di 31 o 30 giorni ciascuno. Eccetto Febbraio, che ogni quattro anni ne ha 29, e altrimenti 28. Per la Pasqua invece si adotta un calendario lunare: come quello islamico di 12 noviluni, corrispondenti a circa 354 giorni, suddivisi in 12 mesi lunari, alternativamente di 30 e 29 giorni. Eccetto uno, corrispondente al famoso Ramadan, che ogni tre anni circa ne ha 30, e altrimenti 29. Una festa come il Ramadan, appunto, fissa nel calendario lunare islamico, col passare degli anni finisce per cadere in qualunque stagione del calendario solare. Per evitare il problema, il calendario lunisolare ebraico mescola i due approcci: alcuni anni consistono di 12 mesi lunari, e altri di 13. La Pasqua ebraica, che cade a metà esatta del settimo mese del calendario, in teoria coincide col plenilunio successivo all’equinozio di primavera. In pratica, però, nel corso dei secoli si sono accumulati alcuni giorni di ritardo, dovuti al fatto che l’anno lunisolare è di qualche minuto più lungo di quello solare. In questo secolo, la Pasqua ebraica cadrà sempre tra il 26 marzo e il 25 aprile. La Pasqua cristiana, come stabilito nel 325 al Concilio di Nicea, cade invece per decreto la prima domenica dopo il plenilunio successivo all’equinozio di primavera: sempre tra il 22 marzo e il 25 aprile, e quest’anno oggi. Dunque, tanti auguri di buona prima domenica dopo il plenilunio successivo all’equinozio di primavera!