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 2013  marzo 30 Sabato calendario

Attesa per la decisione di Napolitano • I sondaggi dell’ultima settimana: Grillo crolla, Renzi sale • È morto Enzo Jannacci • I magazzinieri di Amazon percorrono dieci chilometri al giorno • I compensi degli amministratori delegati • Nasce un nuovo Stato: è tutto di plastica e galleggia negli oceani • I dispetti di Hitchcock Napolitano Finite le ulteriori consultazioni di Napolitano dopo il fallimento dell’incarico esplorativo a Bersani: Berlusconi vuole fare un governo di larghe intese con Pd, Lega e Monti e non vuole i tecnici, Maroni la pensa alla stessa maniera, Crimi e Lombardi di M5S vogliono solo il governo fatto da loro, Scelta Civica vuole fare la grande coalizione con le «forze disponibili», Vendola non vuole governi di larghe intese, il Pd non si vuole alleare con Berlusconi

Attesa per la decisione di Napolitano • I sondaggi dell’ultima settimana: Grillo crolla, Renzi sale • È morto Enzo Jannacci • I magazzinieri di Amazon percorrono dieci chilometri al giorno • I compensi degli amministratori delegati • Nasce un nuovo Stato: è tutto di plastica e galleggia negli oceani • I dispetti di Hitchcock Napolitano Finite le ulteriori consultazioni di Napolitano dopo il fallimento dell’incarico esplorativo a Bersani: Berlusconi vuole fare un governo di larghe intese con Pd, Lega e Monti e non vuole i tecnici, Maroni la pensa alla stessa maniera, Crimi e Lombardi di M5S vogliono solo il governo fatto da loro, Scelta Civica vuole fare la grande coalizione con le «forze disponibili», Vendola non vuole governi di larghe intese, il Pd non si vuole alleare con Berlusconi. Dopo averli ascoltati tutti, Napolitano ha annunciato che prenderà un po’ di tempo per riflettere. Strade Gli esperti dicono che a questo punto si presentano due strade: Napolitano convocherà una forte personalità e gli affiderà l’incarico di formare un «governo del presidente» o «di scopo»; oppure Napolitano si dimetterà e la situazione dovrà essere gestita dal successore nel pieno dei suoi poteri. Polito Sul CdS un editoriale di Antonio Polito, intitolato «Abbiate pietà»: «La legge elettorale non riesce più a dare una maggioranza al Parlamento. Il Parlamento non riesce più a dare un governo al Paese. Il presidente è chiamato costantemente a riempire i vuoti di una democrazia parlamentare che ormai cammina come un ubriaco sull’orlo della Costituzione. E meno male che si tratta di Giorgio Napolitano, uomo di cui nessuno, né Berlusconi che sette anni fa si rifiutò di votarlo, né Grillo che appena qualche mese fa lo insolentiva, osa più negare l’imparzialità e il senso patriottico. Però neanche Napolitano può più fare miracoli. È in scadenza di mandato. Non dispone dell’arma dello scioglimento anticipato. Non può forzare la mano ai partiti costringendoli a un governo del presidente, perché tra qualche settimana il presidente sarà un altro. Stavolta solo un accordo tra i partiti può risolvere il rebus. Solo se c’è un compromesso, Napolitano può dargli un nome e una forma. Se non ci sarà, se nessuno mollerà neanche un po’ delle sue ambizioni elettorali, personali o processuali, i partiti aggraveranno la crisi di sistema fino a coinvolgervi la Presidenza stessa, costringendo quella attuale a rinunciare anzitempo al mandato. Sarebbe una scelta drammatica, più un atto di accusa che un atto di dimissione, soprattutto da parte di un uomo come Napolitano che al servizio delle istituzioni non ha mai rinunciato. E sarebbe un parto prematuro della Presidenza futura, esposta al rischio di nascere con la tara di una scelta partigiana che contrasta con la lettera e lo spirito della Costituzione. Nella lunga notte della politica italiana che dura da due settennati, solo il Quirinale è finora uscito miracolosamente indenne dall’incendio delle istituzioni. Coloro che abbiamo eletto stanno per appiccare il fuoco anche all’ultimo Colle della Repubblica?». Sondaggi Sondaggio Swg: Renzi piace al 55% degli italiani (era al 46% la settimana scorsa), Bersani scende dal 32% al 30%, Berslusconi passa dal 24% al 26%, Monti da 20% a 19%. Crolla Grillo: da 36% a 29%. La metà degli italiani vuole tornare alle urne e al voto, il 66% vorrebbe Renzi leader del centrosinistra. Il sindaco piace più agli elettori di centrodestra (71%) e del M5S (68%), che a quelli Pd (61%). Il 40% degli italiani considera Grillo un pericolo per la democrazia: per il 60% rifiutare ogni ipotesi di governo farà perdere voti al M5S, ma la stessa percentuale degli elettori 5 Stelle è convinta che il no farà guadagnare consensi (CdS). Casaleggio Nel 2004 a Settimo Vittone (provincia di Torino) Roberto Casaleggio si presentò alle elezioni amministrative nella lista civica “Per Settimo”: prese sei preferenze (il candidato sindaco della lista 294 voti, secondo “Panorama” un calabrese «vicino a Forza Italia») (Cds). Jannacci Enzo Jannacci, 77 anni (era nato a Milano il 3 Giugno 1935), è morto di cancro ieri sera alla clinica Columbus (Milano). Cantautore, musicista, cabarettista (con Cochi e Renato), cominciò in duo con Gaber di cui fu amico per 40 anni. Di origine pugliese (il nonno veniva da Bari), era figlio di un pilota che fece la Resistenza e a cui dedicò Come gli aeroplani. Scrisse canzoni indimenticabili: El portava i scarp del tennis, Vengo anch’io, no tu no, Messico e nuvole. Laureato in medicina, fu chirurgo nell’équipe di Christiaan Barnard, ma poi scelse l’attività di medico di base. Carriera Mentre si laureava e specializzava in cardiochirurgia, frequentava il conservatorio diplomandosi in pianoforte, armonia e direzione d’orchestra. Le prime esibizioni al Santa Tecla di Milano, insieme a Tony Dallara, Adriano Celentano e Giorgio Gaber. Poi al Derby notato da Dario Fo che lo iniziò al teatro. La prima canzone, pubblicata nel 1959: L’ombrello di mio fratello. Composte da lui anche numerose colonne sonore per Romanzo popolare di Monicelli, per Saxofone di (e con) Renato Pozzetto, per Pasqualino Settebellezze. Senza contare le canzoni scritte per Cochi e Renato, a cominciare dalla Canzone Intelligente, sigla del varietà tv della domenica, Il poeta e il contadino e E la vita la vita. Fu anche attore: l’esordio nel 1964 con La vita agra di Lizzani. Nel 1989 partecipò per la prima volta al Festival di Sanremo con Se me lo dicevi prima. Nel ’91 ci riprovò con La fotografia in coppia con Ute Lemper (Premio della Critica). Nel ’94 ancora all’Ariston in coppia con Paolo Rossi con il brano I soliti accordi. Un figlio, Paolo, musicista. Siringone Diego Abatantuono si faceva curare da lui: «Facevamo La tappezzeria a teatro. Una sera non mi reggevo in piedi. Arrivò con un siringone da cavallo e mi fece questa iniezione enorme. Durante lo spettacolo perdevo liquidi ma ero un fiore. Lui disse: ti ho sparato dentro anche un campari soda, sarà quello» (Terruzzi, CdS). Pensione Il suo amico Giorgio Gaber morì proprio il giorno (1 gennaio 2003) in cui Jannacci andò in pensione (Santolini, Sta). Chilometri I magazzinieri di Amazon di Castel San Giovanni (Piacenza): lavorano 8 ore al giorno, cinque giorni a settimana, per circa 1.050 euro al mese. Devono spostare pacchi da un luogo all’altro dei magazzini in un tempo prestabilito. Ogni giorno percorrono circa 10 chilometri (Pasqualetto, CdS). Compensi In questi giorni le società italiane quotate in Borsa stanno pubblicando le bozze del bilancio 2012, con tanto di tabella sui compensi ai vertici aziendali. Così si legge che in testa nei compensi lordi 2012 c’è Giovanni Perissinotto, amministratore delegato delle Generali fino a giugno dell’anno scorso: con la liquidazione di 10,6 milioni, supera quota 11,5 milioni includendo il compenso tradizionale. Dietro di lui Sergio Marchionne con 7,3 milioni (come amministratore delegato del Lingotto e presidente di Fiat Industrial) e Luca Cordero di Montezemolo con 5,5 milioni (come amministratore Fiat e presidente della controllata Ferrari). Dopo c’è Sergio Balbinot, ex amministratore delegato delle Generali, con 4,2 milioni. Seguono Enrico Cucchiani (a.d. di Intesa Sanpaolo) con 3 milioni e Franco Bernabè (presidente Telecom) con 2,9 milioni. Dopo ci sono i vertici di Mediobanca: il presidente Renato Pagliaro con 2,5 milioni e l’amministratore delegato Alberto Nagel con 2,4 milioni (Stringa, CdS). Plastica Cinque vortici formati dalle correnti marine raccolgono e ammassano in mezzo agli oceani mucchi enormi di plastica. Tutti insieme fanno un’area grande due volte il Texas. Per sensibilizzare l’opinione pubblica verso il problema, l’artista italiana Cristina Finucci, lucchese di 56 anni, ha deciso di dare vita a un nuovo stato: Garbage Patch. L’11 aprile sarà riconosciuto ufficialmente, con una installazione-performance, all’Unesco di Parigi, con il patrocinio del ministero italiano dell’Ambiente e dell’università veneziana Ca’ Foscari. Il battesimo all’Unesco parigino sarà una sorta di installazione: un semicerchio, riempito di sacchi con i tappi colorati delle bottiglie, appoggiato a un muro pieno di specchi, nuvole e il rumore della risacca. Finucci vi pianterà la bandiera e pronuncerà un discorso (Orighi, Sta). Cucina Hitchcock fece appendere i pensili della cucina molto in alto per mettere in difficoltà la moglie Alma Reville, piuttosto minuta (Caprara, Sta). Contratto Hitchcock infatuato di Tippi Hedren e da lei respinto. Per ripicca continuò a tenerla sotto contratto senza farle interpretare nulla (ibidem).