ItaliaOggi 28/3/2013, 28 marzo 2013
DIRITTO
& ROVESCIO–
Lo scrittore Alberto Moravia era un antifascista inossidabile. Ma non lo è sempre stato. L’8 agosto 1935, per esempio, scrisse questa lettera al «Conte Giuseppe Ciano, ministro fascista per la Propaganda e la stampa», nella quale, dopo essersi rammaricato di non esser potuto partire volontario per l’Africa orientale perché era stato scartato alla visita di leva, dice: «Resta in me vivissimo il desiderio di partecipare in qualche modo all’impresa africana... Vorrei passare qualche mese sull’altipiano eritreo per poter scrivere un libro che rimanga come documento e testimonianza dell’eroismo della gioventù fascista in guerra».