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 2013  marzo 26 Martedì calendario

DALL’OLIMPICO ALLA SCALA LA BIGLIETTOPOLI DEI POTENTI

Non c’è nemmeno bisogno del “lei non sa chi sono io”. Per tanti consiglieri comunali, assessori, presidenti di Regione e su fino ai parlamentari, il biglietto omaggio è proprio un diritto, sancito in convenzioni e statuti. E non c’è spending review che tenga. All’Olimpico o alla Scala i politici continuano a usufruire d’inviti istituzionali e posti riservati.
INSOMMA, entrano gratis, e talvolta si portano pure parenti e amici.
PORTE APERTE ALL’OLIMPICO
A Roma in pochi credono davvero che i vari Gasparri, D’Alema o Storace, frequentatori della tribuna autorità dello stadio Olimpico, si pagheranno il biglietto ora che il nuovo presidente del Coni Giovanni Malagò ha abolito la tessera per lo stadio Olimpico ai parlamentari. Per dirla con le parole di Roberto Giachetti, neo vicepresidente della Camera, quella è stata «una mossa utile solo per eliminare il benefit ai peones ». In effetti tra i circa 1.600 posti della tribuna centrale, ce ne sono 120 riservati al Coni e assegnati a discrezione con biglietti omaggio. È solo una questione di sapere a chi mandare il fax giusto in casa Coni. Da tempo sono stati staccati invece i fax delle società sportive. Il nuovo presidente della Roma, l’americano James Pallotta, ad esempio, ha eliminato gli omaggi. In casa della Lazio, invece, è il presidente Lo Tito a gestire personalmente un migliaio di biglietti. Li dà a chi gli fa comodo.
CONSIGLIERE E TIFOSO
A Firenze prima di ogni partita arrivano sulla scrivania del sindaco rottamatore Matteo Renzi 126 biglietti omaggio. La spartizione è degna di un chirurgo: 54 vanno a consiglieri e giunta, 5 ai
presidenti di quartiere, 30 a società sportive e servizi sociali. Quello che resta, circa 25 omaggi, è a discrezione di Renzi e del vicesindaco.
Va peggio a Milano. Per ogni evento che si tiene allo stadio Meazza, che sia una partita di Inter e Milan o un concerto, in automatico arrivano agli 80 consiglieri comunali 2 biglietti gratis. Altri 160 sono gestiti dalla segreteria del sindaco Pisapia. «I miei li metto all’asta, gratuitamente, su Facebook», spiega Marco Cappato, consigliere dei Radicali che nell’ottobre del 2012 ha pubblicato
tutti i nomi di chi aveva usufruito degli omaggi. E vennero fuori, per un concerto di Bruce Springsteen, i nomi di Pisapia o di Gabriele Albertini. Giunta e consiglieri hanno poi i biglietti per i teatri della città. Il Movimento 5 stelle ha contato 2.608 biglietti regalati in un anno dalla Scala. I consiglieri di Monza e di Milano vengono anche invitati formalmente all’autodromo per il Gran Premio: Roberto Formigoni qui è di casa.
A Torino sono un po’ più di manica stretta. La squadra granata mette a disposizione una tribuna al Comunale per i politici locali, ma ci sono appena 18 posti. E al sindaco è garantita la tessera
annuale. La Juventus invita i consiglieri comunali e regionali per “un atto di cortesia”, ma i biglietti omaggio arrivano solo se c’è la richiesta dell’interessato.
UN BENEFIT DA DIVIDERE
Scendendo al Sud, la musica non cambia. A Napoli ogni domenica sono almeno duecento i biglietti omaggio messi a disposizione di consiglieri comunali, regionali, deputati e senatori. Il sindaco, Luigi de Magistris, siede sempre accanto al presidente De Laurentiis in tribuna d’onore. Ma se a Napoli non è istituzionalizzato il biglietto omaggio, a Palermo l’ingresso al Barbera è un benefit riconosciuto insieme a computer e telefonino. Fino allo scorso anno i cinquanta consiglieri comunali non solo avevano diritto allo stadio, ma anche a un pacchetto di biglietti per le curve. Tagliandi che davano poi liberamente ad amici, parenti ed elettori. Aprendo così una sorta di mercato parallelo del favore. «Da quest’anno abbiamo eliminato i biglietti per le curve», dice il presidente di Sala delle Lapidi, Salvatore Orlando (Idv). Nel dettaglio i consiglieri hanno però ancora a disposizione 12 posti in tribuna vip e altri 38 nella zona laterale. E prima di una partita Palermo- Juventus l’ex presidente del Consiglio comunale per assegnare i posti in tribuna vip è stato costretto ad utilizzare il manuale Cencelli, assegnandoli in base alla grandezza dei gruppi: così al Pdl ne sono toccati cinque, due all’Udc e uno solo a Pd ed Mpa. Ma c’è di più: i consiglieri entrano
gratis anche al Teatro Massimo.
Un sindaco tifoso e sempre presente allo stadio è certamente quello di Catania, Raffaele Stancanelli. Con al seguito, spesso, assessori e consiglieri. A Lecce il sindaco azzurro Paolo Perrone e una ventina di consiglieri hanno l’abbonamento allo stadio.
PRIME FILE ASSICURATE
Anche quando si tratta di grandi concerti, i manager sanno già che arriveranno decine di richieste per accaparrarsi qualche ingresso gratuito: «È accaduto ad
esempio per i concerti di Battiato e di Sting dello scorso anno — racconta un imprenditore siciliano — per i quali abbiamo dovuto dare almeno sessanta biglietti omaggio a politici vari, dall’assessore regionale Daniele Tranchida all’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio, entrambi seduti in prima fila». Ai consiglieri fiorentini, per statuto, spetta invece anche uno sconto del 15 per cento per i concerti allo stadio, nonché omaggi per tutte le iniziative che si tengono al Mandela Forum e a Palazzo Strozzi. Lo stesso accade a Torino. Per i politici, e i loro amici, i posti si trovano sempre.