Antonino Zichichi, il Giornale 22/3/2013, 22 marzo 2013
IL COSMO CAMBIA DATA DI NASCITA HA CENTO
MILIONl DI ANNI IN PIU’ -
Diamo tutti per scontato che si possa vivere su un satellite come è la nostra Terra che gira attorno a una Stella come è il nostro Sole. Ma ai tempi del Big Bang l’Universo non aveva né satelliti né Stelle né Galassie. Come se non bastasse, l’Universo ai tempi del Big Bang non aveva né atomi né molecole. L’acqua è fatta di molecole ciascuna delle quali composta da due atomi di Idrogeno e un atomo di Ossigeno. Nulla di tutto ciò esisteva ai tempi del Big Bang. Ma noi siamo fatti di atomi e molecole vediamo la luce e viviamo in un satellite che gira attorno a una Stella. Il nostro Universo fatto con Stelle e Galassie viene da quello che è successo qualcosa come 300 mila anni dopo il Big Bang.
Fu a questo punto che la miscela di energia e materia è diventata «visibile».E qui interviene l’alto valore del satellite Planck che studiando questa luce ci permette di capire come sono nate le Galassie. E infatti nessuno è finora riuscito a capire come nascono le Galassie fatte ciascuna con 200 miliardi di Stelle. C’è un dettaglio che desidero segnalare. In ciascuna Galassia- inclusa la nostra- c’è un«buco nero»con massa pari a circa centomilioni di Stelle. Ecco perché una scuola di pensiero- alla quale io appartengo - pensa che queste enormi masse siano state prodotte già nell’Universo del Big Bang.
Per passare dall’Universo del Big Bang al nostro ci sono voluti qualcosa come quindici miliardi di anni, che a noi sembrano una quantità di tempo enorme in quanto-se ci va bene-riusciamo a vivere cent’anni. Il che corrisponde a circa tre miliardi centoquaranta milioni di battiti del nostro cuore. Infatti il nostro cuore invece batte al ritmo di un colpo al secondo. Il cuore del Big Bang batte invece a un ritmo enormemente più veloce. Qualcosa come centomilioni di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di volte più del nostro cuore.
Fu il grande Planck a capire che il nostro secondo è una quantità di tempo che non può essere presa in considerazione se vogliamo capire la Logica che regge il mondo. Se prendiamo come base il ritmo al quale batte il cuore del Big Bang ci rendiamo conto che 300 mila dei nostri anni, sono una quantità di tempo enormemente più grande affinché vengano fuori dall’Universo del Big Bang i primi segnali di luce. È questa la luce osservata dal satellite che porta il nome di Planck, il padre della Fisica Quantistica.Vedremo che è dalla struttura Quantistica dell’Universo che nascono le Galassie. Struttura Quantistica vuol dire che tutto è fatto di «pezzettini» (cioè «Quanti») e che il continuo è pura illusione. Questo satellite - che si trova a circa un milione e mezzo di chilometri dalla Terra riesce quindi a vedere gli istanti in cui, per la prima volta nell’evoluzione cosmica, l’Universo divenne trasparente: il che vuol dire osservabile. È motivo di orgoglio nazionale che ben sessanta ricercatori italiani delle Università di Bologna, Milano, Pisa e Roma (Tor Vergata) siano coinvolti nello studio dei dati ottenuti con questo satellite alla cui realizzazione hanno partecipato Inaf e Asi. I dati sono dieci volte più dettagliati di quelli ottenuti con il satellite Americano Cobe.
C’è un dettaglio interessante da mettere in evidenza. Al fine di permettere ai suoi strumenti di operare correttamente la temperatura interna del satellite deve essere 253 gradi sotto zero; il che vuol dire vicina allo zero assoluto che si trova a 273 gradi negativi. Ma è ancora più vicina allo zero assoluta la luce che raccoglie Planck. La temperatura di questa luce è infatti di appena tre gradi sopra lo zero assoluto.
I risultati più interessanti riguardano la quantità di energia oscura (68,3 per cento); quella della materia oscura (26,8 per cento) e quello della materia a noi familiare (protoni, neutroni ed elettroni) che è solo il 4,9 per cento del totale e infine l’età dell’universo che è ora valutata in 13,82 miliardi di anni anziché 13,7, anche se chi scrive pensa che si arriverà forse ad almeno 15 miliardi.
La materia detta oscura non sappiamo di cosa sia fatta. Chi scrive è convinto che sia fatta di neutralini, le particelle più leggere del Supermondo, che non emettono luce ma agiscono come sorgenti di attrazione gravitazionale. L’energia oscura è invece quella cosa legata aciò che riuscì matematicamente a inventare Albert Einstein. Un’idea formidabile che dice: basta la sola esistenza dello Spazio per produrre una quantità di energia repulsiva.
È stato il sogno di tutte le civiltà riuscire a sapere dove ci troviamo nel Cosmo, come esso è fatto, quali sono le sue origini e le sue strutture. Grazie al satellite Planck abbiamo fatto un passo importante verso la realizzazione del sogno.