Notizie tratte da: Mario Maffi, Cinzia Scarpino, Cinzia Schiavini, Sostene Massimo Zangari # Americana. Storie e culture degli Stati Uniti dalla A alla Z # il Saggiatore 2012 # pp. 768, 29 euro., 25 marzo 2013
LIBRO IN GOCCE NUMERO 72
(Mario Maffi, Cinzia Scarpino, Cinzia Schiavini, Sostene Massimo Zangari, «Americana. Storie e culture degli Stati Uniti dalla A alla Z»)–
(vedi anche biblioteca in scheda
e database libro in scheda )
Usi e costumi a stelle e strisce
Italoamericani
«Forte gelato», cioè «Fourth of July», il 4 luglio, festa nazionale Usa: così pronunciavano gli immigrati italiani fra Otto e Novecento. Altri adattamenti della lingua straniera alla lingua propria: «Re Erode», la ferrovia (railroad); «rendita», l’affitto (rent); «toidàvenne», la Third Avenue; il «mistecca», l’errore (mistake).
Popcorn
Il popcorn è già citato negli scritti di Benjamin Franklin (1706-1790). Nei ricettari sta già dal 1853. Dopo la Guerra civile (1861-1865) uscì dai confini del New England. Con la nascita del cinema conquistò una dimensione pubblica su tutto il territorio. Venditori in crisi con l’avvento della tv (e il minor afflusso di spettatori nelle sale cinematografiche). Ma un’imponente campagna pubblicitaria, programmata nel 1952 in accordo con la Coca-Cola e la Morton Salt e costata quattro milioni di dollari, lo propose come rituale indispensabile delle serate davanti alla tv e fece impennare le vendite (quadruplicate dal 1947 al 1965).
Motel
I gestori delle prime stazioni di servizio allestirono rudimentali cabine in legno dove gli automobilisti potevano riposare per la notte. Per un dollaro si dormiva in una stanza all’addiaccio, 25 centesimi extra per il materasso, altri 50 per lenzuola e cuscino. Poi, nel 1925, a San Luis Obispo, California, i proprietari di una struttura del genere adoperano per la prima volta «motel» (abbreviazione di «motorist hotel», hotel per automobilisti).
Kodak
Kodak, parola di nessun significato, dal suono «breve e vigoroso», facile da ricordare, che rimandava all’idea di scatto e velocità. La usò Gorge Eastman per brevettare nel 1888 il suo nuovo tipo di macchina fotografica. Le prime Kodak apparvero sul mercato qualche anno dopo al prezzo di 25 dollari, con tracolla e una pellicola da 100 esposizioni. Una volta scattate tutte le foto, la macchina doveva essere consegnata alla Eastman Factory, che dopo aver sviluppato le immagini la restituiva al proprietario, con una nuova pellicola, per 10 dollari.
Tostapane
Tra il 1985 e il 2004, 225 casalinghe americane sono morte fulminate nel tentativo di rimuovere con coltelli e forchette le fette incastrate nel tostapane.
Coca Cola
La Coca-Cola, messa in commercio nel maggio 1886 da un farmacista di Atlanta, John Pemberton, in concomitanza con l’entrata in vigore del bando cittadino sugli alcolici. Primi ingredienti: foglie di coca e noci di cola (frutto con alta concentrazione di caffeina). Secondo la pubblicità, serviva a curare i disordini nervosi, i disturbi dell’equilibrio interno, perfino l’impotenza.
Emigrati
Primi consumatori della Coca-Cola a New York, gli emigrati italiani, che la mescolavano al vino per dissetarsi durante lunghe partite a carte notturne (impiegavano più tempo a ubriacarsi e la caffeina li teneva svegli).
Porkopolis
Porkopolis: prima della Guerra civile era Cincinnati (più di 40 macelli nel 1840). Poi Chicago, che mise a punto la tecnica della «disassembly line», in cui gli operai eseguivano a ciclo continuo le medesime operazioni di taglio e scuoiatura degli animali (Henry Ford ne trasse ispirazione per la sua «assembly line»). A rafforzare il primato di Chicago nell’industria della carne furono l’invenzione dei treni refrigerati (Gustavus Swift fu il primo, nel 1877, a mettere carichi di ghiaccio sui vagoni) e l’idea di trasformare tagli e pezzi di scarto della macellazione in prodotti come colla, spazzole, lardo, candele, saponi.
Cowboy
Cowboy, il ragazzo delle vacche. Visse il periodo d’oro solo per una generazione o poco più, nel quarto di secolo successivo alla Guerra civile (1861-1865). Aveva il compito del raduno, marchiatura, accompagnamento delle mandrie, dal Texas verso Nord, nei mesi primaverili ed estivi, attento a difenderle dall’assalto di animali, predoni e indiani. Era un salariato a cavallo con paga tra i 20 e i 40 dollari al mese. L’epoca dei cowboy finì con l’avvento della ferrovia e l’introduzione del filo spinato.
Jeans
L’immigrato bavarese Levi Strauss, che arrivò negli Stati Uniti nel 1847, lavorò qualche anno a New York, si unì ai cercatori d’oro diretti all’Ovest e nel 1853 aprì a San Francisco un negozio all’ingrosso di mercerie e telerie. Diventò il principale rifornitore di tessuto denim dello stato, vendendo i suoi pantaloni (di Levi, «Levi’s») ai minatori californiani. Un Jacob Davis, immigrato dell’Europa dell’Est, sarto a Reno, nel Nevada, che aveva avuto l’idea di rinforzare le cuciture con rivetti di rame, gli propose di diventare suo socio in affari. Il 20 maggio 1873 registrarono con il brevetto 139.121 i loro blue jeans.
Notizie tratte da: Mario Maffi, Cinzia Scarpino, Cinzia Schiavini, Sostene Massimo Zangari, «Americana. Storie e culture degli Stati Uniti dalla A alla Z», Il Saggiatore, euro 29