LUI. GRA., La Stampa 25/3/2013, 25 marzo 2013
LA SVOLTA DEL TRASPORTO AEREO NEL 2013 UNA CRESCITA DEL 5,4%
Per il trasporto aereo mondiale il 2013 sarà l’anno della svolta verso una decisa ripresa, con l’eccezione dell’Europa, afflitta da una crescita più lenta della media (in questo settore economico come in tutti gli altri). Lo dicono le previsioni più aggiornate della Iata, che federa le grandi compagnie globali.
Che il pianeta abbia fame di aerei è dimostrato da una domanda di passeggeri in crescita del 5,4% contro il già significativo 4,5% stimato in precedenza; soddisfacente anche la domanda di trasporto merci, dove è atteso un +2,7% contro le variazioni negative degli ultimi due anni.
Alla crescita dei volumi non corrisponde un aumento altrettanto forte dei ricavi e degli utili, ma anche queste due voci sono in ripresa. Il giro d’affari nel 2013 è stimato in 671 miliardi di dollari (la valuta in cui si misurano tutti i dati del trasporto aereo) cioè 12 miliardi in più di quanto ci si aspettava a dicembre. Per il settore cargo viene preventivata una crescita dei ricavi dell’1,5%. I profitti complessivi nel 2013 sono attesi in rialzo dell’1,6% a 10,6 miliardi di dollari (contro il +1,3% a 8,4 miliardi stimato finora).
Però questi numeri sono distribuiti in maniera molto ineguale. Di quella massa di 10,6 miliardi di utili, soltanto 800 milioni andranno a beneficio delle compagnie europee; è poca cosa rispetto alle dimensioni del business, comunque è più del doppio dei miseri 300 milioni del 2012. Peraltro la Iata avverte che anche questo risultato è soggetto alla volatilità dei mercati: «La vicenda di Cipro dimostra che la crisi non è finita e la ripresa potrebbe abortire».
Sul trasporto aereo grava poi la solita ombra del costo del carburante, atteso in crescita e che dovrebbe toccare nel 2013 i 130 dollari al barile imponendo una bolletta complessiva di 216 miliardi. In generale, dice la Iata, il carburante rappresenterà il 33% dei costi totali delle compagnie aeree.