A. Mala, La Stampa 20/3/2013, 20 marzo 2013
PRONTA A FARE IL QUESTORE VIVO MANGIANDO BILANCI"
Cittadina Laura Castelli, toccherà a lei scartare le caramelle?
«Parliamo del famoso dialogo tra Dini e Pisanu? Quello in cui dicevano: se i grillini avranno un questore renderanno pubblici i costi di qualsiasi cosa qui dentro, caramelle comprese?».
Esatto.
«Beh, allora sì. Almeno questa è l’indicazione del MoVimento. Ora bisognerà capire come si comporteranno gli altri partiti».
Laura Boldrini, presidente della Camera, ha detto apertamente che quel ruolo spetterebbe a voi.
«Allora svengo. E stanotte non dormo, sicuro. Nel suo discorso di insediamento - splendido, per altro - la Boldrini ha detto di voler rimettere il Parlamento al centro. Ha evocato la buona politica. Speravamo che alle parole seguissero i fatti. Aspettiamo il voto per dire che il primo passo è fatto. Ancora non mi fido».
Torno alle caramelle. Che cosa si aspetta di trovare tra le carte?
«Un po’ di tutto. Il dolce e il salato. Gli altri partiti hanno paura di noi. Forse hanno ragione. Siamo maniaci della trasparenza. E poi se due personaggi del calibro di Dini e Pisanu si preoccupano tanto, può darsi che nemmeno noi oggi siamo in grado di immaginare di che cosa stiamo parlando. Certe affermazioni scatenano la fantasia. E anche se a noi piace stare con i piedi per terra ci stanno dicendo che il dolce è davvero strepitoso».
Perché la scelta è caduta su di lei?
«Io ho dato la mia disponibilità. Poi mi sono sottoposta alla graticola».
La graticola?
«Domande aperte per testare le nostre competenze. Una volta fatta la verifica si vota».
A lei che cosa hanno chiesto?
«Un ragazzo voleva sapere quali obiettivi avevo raggiunto nella mia carriera personale».
Che cosa gli ha risposto?
«Che vivo mangiando bilanci. È la mia storia. La mia passione. Ho raccontato la mia esperienza alla Regione Piemonte. Lì, con un grande lavoro di gruppo, abbiamo tirato fuori molta roba. A partire dagli affidamenti diretti per finire ai grandi casi di mal utilizzo di soldi pubblici. Il famoso sistema Torino. Ma più in generale il sistema bipartisan che imperversa da venti anni. Un meccanismo che soltanto una forza nuova, senza legami con le lobby, può scardinare».
Voi o nessuno?
«Noi. Altrimenti le probabilità di cambiare strada sono prossime allo zero».