Mario Luzzatto Fegiz, il Giornale 20/3/2013, 20 marzo 2013
L’ANNUNZIATA? ZOPPICA SULLA SINTASSI E HA IL CARISMA DI UNA VERZA
Non ho mai amato Lucia Annunziata, un equivoco storico come giornalista. Quando dirigeva il TG 3 andava in bagno scalza, perché lasciava le scarpe sotto la scrivania. Una vera signora. Con i giornalisti maschi usava un linguaggio da caserma. Ma il suo vero limite è sempre stata la sintassi, la scarsa conoscenza dell’italiano. E il carisma televisivo di una verza.
Quando Berlusconi la mandò a quel paese per la sua arroganza formale, fu una delle rare occasioni in cui tifai per il Cavaliere. La sua polemica sull’ipocrisia dei funerali a Dalla (premiato secondo lei perché non aveva mai fatto outing) e il tirar fuori la storia della sua omosessualità è una cosa vergognosa. Chiunque ha diritto, finché non viola la legge, di fare quello che vuole. La gente deve fare outing? Solo gli omosessuali o anche chi si masturba? Ma per favore! Che brutta persona la Annunziata, repellente a tutti i livelli. Bene ha fatto Bernardo Boschi, il confessore di Dalla a dichiarare: «La Chiesa condanna il peccato, non il peccatore quando questi fa un certo cammino. Questi soloni che imperversano, dicendo che la Chiesa è ipocrita non sanno niente della Chiesa».