Franco Bechis, Libero 20/3/2013, 20 marzo 2013
LA COMUNISTA CON LA CHIESA DI PROPRIETÀ
Laura Boldrini non è solo presidente della Camera dei deputati. Dal 15 giugno 2010 è anche comproprietaria di una chiesetta nelle Marche, nel paesino di Mergo, provincia di Ancona. Quel giorno ne è diventata comproprietaria insieme al fratello Ugo, acquistandola per un prezzo top secret dalle due azioniste precedenti, Margherita Marina e Laura Cenci firmando l’atto davanti al notaio Federica Carbone di Jesi. Al registro del catasto si spiega solo che «l’atto ha ad oggetto il trasferimento della quota di due sesti della chiesa privata aperta al pubblico denominata Chiesa di Santa Marciana, in passato denominata chiesa di Santa Maria santissima delle Grazie, e già al servizio del fabbricato sito in Mergo, via Castellaro, denominato palazzo Borgiani». Mergo è il paese dei Boldrini, che per lunghi anni hanno vissuto a Jesi, e non è strano che l’acquisto sia stato compiuto lì. Il fratello del presidente della Camera, Ugo, è anche consigliere comunale lì. La curiosità è stata però quell’acquisto: la chiesa è piccolina (quattro file di banchi), fu costruita alla fine del Settecento e inizialmente dedicata a San Placido.
PELLEGRINI
Grazie a una serie incredibile di giri, e al formale intervento del vescovo di Camerino dell’epoca, in quella chiesetta fu portato il corpo di Santa Marciana vergine, martire in Mauritania nel quarto secolo dopo Cristo, durante le persecuzioni di Diocleziano. Il corpo è integro, non si tratta di reliquie, e la santa è da secoli venerata in zona. La chiesetta che inizialmente apparteneva alla famiglia Borgiani, proprietaria dell’omonimo attiguo palazzo, deve quindi restare aperta sia al culto (è consacrata), sia alla venerazione che i fedeli hanno per la santa martire. Che intenzioni avessero i Boldrini con quell’acquisto, è davvero difficile sapere. Perfino in loco non era nota quella comproprietà.
Vero che pochi mesi dopo quell’acquisto di parte della chiesetta è stato completato dai fratelli Laura e Ugo con l’ottenimento della piena proprietà di terreni limitrofi, in parte venduti loro dalla provincia di Ancona che ne era titolare. È possibile che i Boldrini siano devoti o particolarmente affezionati a Santa Marciana, e abbiano voluto proteggere quel luogo e il corpo stesso della santa con il loro investimento. Possibile anche che abbiano piani di sviluppo dell’area, grazie alla nuova proprietà dei terreni. Vero però che all’acquisto non è seguito alcun altro atto, e nemmeno risulta una domanda di cambio d’uso al comune di Merge. Difficile anche presentarla, visto il possibile conflitto di interessi del fratello dell’attuale presidente della Camera.
POLITICA E FAMIGLIA
Il ruolo politico di Ugo nel recente passato aveva già causato qualche problema anche per un atto ben più banale: la concessione della cittadinanza onoraria alla Boldrini, presentata da un gruppo consiliare e poi restata nel cassetto mentre altri comuni limitrofi si strappavano a suon di cerimonie l’onorificenza da consegnare all’allora alto funzionario Onu, molto popolare in zona viste le sue numerose presenze televisive. Così la Boldrini è diventata cittadina onoraria di Jesi e del piccolo comune di Monteroberto, sempre nella stessa zona.
La comproprietà della chiesetta si aggiunge al patrimonio di famiglia. Il presidente della Camera divide con il fratello molti terreni a Mergo dove si è comprata nel 1997 anche una bella e grande casa da 16 vani. A Roma invece la Boldrini è proprietaria insieme alla figlia Anastasia Nicosia (avuta dal giornalista Luca Nicosia) di un bell’appartamento da 6,5 vani subito sotto il Gianicolo.