a. d’a. la Repubblica 21/3/2013, 21 marzo 2013
ROMA — Lamberto Dini è diventato il bersaglio degli attacchi anti- casta dei 5stelle da quando una sua conversazione privata con Pisanu è finita sui media: Dini diceva che ai grillini non si possono dare poltrone delicate come la presidenza del Copasir, Pisanu rispondeva: «E se avranno un questore renderanno pubblico anche il costo delle caramelle»
ROMA — Lamberto Dini è diventato il bersaglio degli attacchi anti- casta dei 5stelle da quando una sua conversazione privata con Pisanu è finita sui media: Dini diceva che ai grillini non si possono dare poltrone delicate come la presidenza del Copasir, Pisanu rispondeva: «E se avranno un questore renderanno pubblico anche il costo delle caramelle». Da lì la battaglia grillina per avere un questore a Montecitorio rinfacciando ai due ex senatori proprio di voler controllare le caramelle. Senatore, conferma quanto detto a Pisanu? «Dicevamo che i grillini sono alle prime armi e dovrebbero avere un po’ di umiltà. Ci sono incarichi delicati, come il Copasir, da dare a persone di esperienza e comprovata fiducia. I servizi segreti si occupano anche dei rapporti con gli altri Stati, sono cose delicate». E loro rispondono: Dini deve vuotare il sacco sui segreti che sa. «Ma quali segreti? Dico solo che ci vuole fiducia. D’altra parte anche la Lega ha avuto il Copasir, ma Maroni era già una persona di esperienza e rango politico. Poi i 5Stelle hanno preso tanti voti e la loro richiesta di avere un questore è legittima». Sono bravi giusto a contare le caramelle? «Quella era una battuta! Non vedo perché non possano avere un questore. Ma sul resto no: così come io non saprei fare il comico, Grillo magari non sa fare altre cose. Poi, con il tempo, i suoi daranno il proprio contributo anche in base all’esperienza e non solo in base ai voti. Ha visto che una di loro non sapeva nemmeno cos’è la Bce?». (a. d’a.)