Enrico Paoli, Libero 15/3/2013, 15 marzo 2013
LA GRILLINA CHE PARE GIANNINO GIALLO SULLE LAUREE ALL’ESTERO
Due lauree e un master. Tutto preso all’estero, fra l’Alabama e la Cina. Anzi, no. Una sola laurea all’Università di Huntsville e due master. Macché, una laurea e un master. No, no. Una semi laurea, una quasi laurea e vari master. Ma no master master, solo corsi. Ecco, sì corsi. E un solo diploma, non laurea. Di maturità scientifica, però, preso in Italia. Almeno questo.
Eccolo qua il gioco dell’oca dei titoli di studio di Marta Grande, grillina del grande passato e dal rilucente futuro, osannata dal quotidiano La Repubblica come se fosse la nuova Irene Pivetti. E lei, già compresa nella parte racconta al quotidiano di Ezio Mauro di avere una Laurea in lingue presa in Alabama, un master alla Luiss e un diploma all’università di Pechino. Più accessori vari. Tutte cose che Repubblica prende per buone, salvo poi dubitare il giorno dopo, come abbiamo fatto noi di Libero. Ma siccome questo è il suo momento meglio esagerare: «Il mio mito è Nilde Iotti». E invece Marta Grande da Civitavecchia è solo una ragazza di 25 anni, furba e maldestra al contempo, che ha saputo prendere al volo il treno fatto partire da Beppe Grillo, lanciato contro il Parlamento. Solo che i grillini, una volta arrivati alle stazioni di Montecitorio e palazzo Madama, sono scesi con ordine dai vagoni e si sono accomodati sui comodi divani di Camera e Senato. Altro che rivoluzione. Altro che cittadini contro la Casta. Solo che stare in parlamento comporta qualche costo. Come quello sulla trasparenza. Marta Grande? «Sì, sono io». Ma lei è laureata o no? «Certo che domande... vada a controllare sul sito». Ma è saltato fuori che i suoi titoli non sono validi? «Io non ho detto nulla di tutto questo». Vero parlano gli atti. Anzi, la rete, tanto cara ai grillini.
Procediamo con ordine. Sito del Movimento 5 Stelle, sezione dedicata agli eletti alla Camera: «Sono nata a Civitavecchia dove ho conseguito il diploma scientifico; mi laureo nel 2009 in lingue e commercio internazionale presso l’Università dell’Alabama in Huntsville. Successivamente, tornata in Italia, conseguo un Master in Studi Europei. Attualmente mi sto laureando in Relazioni Internazionali presso l’Università di Roma Tre». E ancora: «Nell’estate 2012 seguo un corso in relazioni internazionali alla Peking University in Cina, in particolare sulla transizione di potere a livello internazionale, il declino occidentale e le nuove relazioni internazionali del ventunesimo secolo». Roba che ci vogliono due vite, se si è persone normali.
E allora proviamo a fare un giro nella rete. In tutte le interviste le rampante grillina spiattella le sue lauree e i suoi master. Proviamo anche con Wikipedia, non si sa mai. La pagina a lei dedicata, alle 13.43 di ieri (l’ultimo aggiornamento è delle delle 10.13 del 14 marzo 2013)afferma che la deputata grillina è in possesso del seguente titolo di studio: «Laurea in lingue e commercio internazionale». Secondo la nota biografica, in realtà, si tratta di un «Bachelor of Art», un diploma universitario e nulla più. Parliamo con la diretta interessata che conferma la laurea. Torniamo su Wikipedia, allora. E qui arriva la sorpresa. La pagina, alle 14.59 del 14 marzo 2013, è stata completamente modificata e la laurea è sparita. Alla voce «Titolo di studio» c’è solo «Bachelor of Arts in Foreign Languages and International Trade». Nelle note qualche dettaglio in più. «Dal 2007 al 2009, a Huntsville negli Stati Uniti d’America, ha frequentato il Corso Flit - Foreign Languages and International Trade (Corso di Lingue straniere e commercio internazionale)» e nel nel 2009 consegue il relativo «Bachelor of Arts, diploma universitario». Che non è una laurea, ma solo un corso biennale. L’unica certezza è che, dal 2010, sta frequentando il «Corso di laurea magistrale in Relazioni internazionali presso la Facoltà di Scienze politiche, dell’Università degli Studi Roma Tre». Beh, per una che Repubblica aveva già beatificato come la nuova Pivetti, una bella bocciatura. Con o senza laurea, come insegna Oscar Giannino. Modesto inciso: la pagina di Wikipedia dedicata a Marta Grande è stata modificata ieri sera 19.37.