Tancredi Cerne, ItaliaOggi 18/3/2013, 18 marzo 2013
BREVETTI DA RECORD
Record di richieste di registrazione di brevetti in Europa. Nonostante la crisi internazionale e la contrazione dei budget per la ricerca e sviluppo, nel corso del 2012 l’Ufficio europeo dei brevetti (Epo), con sede a Monaco, ha ricevuto 257.744 domande provenienti da tutto il mondo, con un aumento del 5,2% rispetto alle 244.934 di un anno prima. «Dopo il calo verificatosi nel 2011 (-0,9%), lo scorso anno il numero di richieste provenienti dai paesi europei è tornato a crescere (+2,3%) con in testa la Germania», si legge nella relazione annuale pubblicata dall’Epo. Ma a trainare la crescita si è confermata ancora una volta l’Asia, a cui è dovuta la metà dell’aumento delle domande registrato dall’Ufficio europeo dei brevetti: +11,1% di richieste di brevetti da imprese cinesi, +9,3% da imprese coreane e +9,1% da imprese giapponesi. «La crescita del numero di richieste da parte di imprese europee è una chiara indicazione che l’industria ha deciso di innovare per cercare la via d’uscita dalla crisi», ha spiegato il presidente dell’Epo, Benoit Battistelli, secondo cui, guardando in termini assoluti al numero di richieste depositate, gli Stati Uniti hanno confermato di essere paese leader, con una percentuale del 24,6%, seguiti da Giappone (20,1%), Germania, primo tra i paesi Ue con il 13,3%, Cina (7,3%) e Corea (5,6%). E l’Italia? In questa classifica dei paesi più accaniti nella guerra alla difesa dei diritti della proprietà intellettuale si è classificata solamente sesta, con 4.735 richieste pari all’1,8% del totale, in calo del 3,4% rispetto alle 4.901 del 2011. Sul versante dei nuovi brevetti ottenuti dalle imprese italiane, invece, lo scorso anno si è registrato un calo del 2,2% su base nazionale, fermandosi a 2.239 rispetto ai 2.289 del 2011. Sono andati meglio gli altri grandi paesi della zona euro: dopo la Germania, il registro dell’Epo ha mostrato un buon andamento delle domande presentate dalla Francia pari al 4,7% del totale, seguita dalla Svizzera (3,2%), dalla Gran Bretagna (2,6%) e dall’Olanda (2,5%). In termini di numero di brevetti effettivamente registrati, il 2012 per le imprese francesi si è concluso in linea con il 2011 a 4.803 nuovi brevetti contro i 4.799 dell’anno precedente. Un forte incremento si è invece registrato in Spagna nonostante i numeri assoluti risultino piuttosto contenuti: 405 nuovi brevetti contro i 381 di un anno prima (+6,3%), mentre il Regno Unito ha registrato un +3,7% arrivando a quota 2.021 nuovi brevetti a fronte dei 1.948 di un anno prima. «Le imprese europee sono leader nel comparto automobilistico e dell’aeronautica, ma anche nella meccanica e nella chimica», hanno spiegato gli esperti l’Ufficio europeo dei brevetti. A guidare nel settore medico sono invece gli Usa, che insieme all’Asia hanno dominato anche il segmento dell’informatica e quello delle telecomunicazioni.