Varie, 18 marzo 2013
Un ragazzino di 12 anni. Pugliese, viveva con la madre casalinga, il padre operaio, e quattro fratelli, in un palazzone nel rione Tamburi a Taranto
Un ragazzino di 12 anni. Pugliese, viveva con la madre casalinga, il padre operaio, e quattro fratelli, in un palazzone nel rione Tamburi a Taranto. Bocciato in prima media, stava ripetendo l’anno ma a scuola aveva parecchi problemi e ci andava di malavoglia. L’altro giorno, pranzando coi suoi, litigò con uno dei fratelli che non gli aveva voluto passare un bicchiere di Coca Cola, furente s’alzò dal tavolo, si chiuse in bagno, si legò al collo la cinta di un accappatoio, l’altro capo l’avvolse a un portasciugamani e poi tirò con tutta la forza che aveva fino a perdere il respiro. A trovarlo che penzolava, gli occhi sbarrati, fu la mamma. Lunedì 18 marzo a Taranto.