Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  marzo 16 Sabato calendario

BOLDRINI

Laura. Macerata, 28 aprile 1961. Giornalista. Deputata di Sinistra Ecologia e Libertà. Presidente della Camera (eletta il 16 marzo 2013). Ex portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). È la terza presidente della Camera donna, dopo Nilde Iotti e Irene Pivetti. «Mi sono candidata perché indignata dalla politica come tanta altra gente in Italia e perché non ci si può limitare a lamentarsi».
• Dopo la maturità classica va a lavorare in una risaia del Venezuela, prima di intraprendere un lungo viaggio in tutto il centroamerica. Laurea in Giurisprudenza a Roma nel 1985 (tesi sul diritto di cronaca), dopo una breve esperienza come precaria in Rai comincia nel 1989 la sua carriera all’Onu, lavorando per quattro anni alla Fao. Dal 1993 al 1998 si occupa del Programma alimentare mondiale (Wfp) come portavoce per l’Italia. Dal 1998 al 2012 è stata portavoce dell’Alto commissariato per i rifugiati per il quale coordina anche le attività di informazione in Sud-Europa. Si è occupata in particolare dei flussi di migranti e rifugiati nel Mediterraneo. Numerose missioni in luoghi di crisi tra cui ex Jugoslavia, Afghanistan, Pakistan, Iraq, Iran, Sudan, Caucaso, Angola e Ruanda. «In Kosovo Umberto Ranieri ricorda “che accoglieva quei disgraziati in fuga e discuteva con passione ma senza forzature o estremismi”. Anche a Roma frotte di rifugiati si raccoglievano davanti al suo ufficio, quasi fosse un’ultima spiaggia. “Siamo abituati a pensare ai migranti come numeri, ma dietro ogni numero c’è una vita”» [M. G. B., La Stampa 18/5/2009]
• Nel maggio 2009 fu coinvolta in una polemica con l’allora ministro della Difesa Ignazio La Russa, che l’accusò «di essere “o disumana, perché pretende che teniamo i rifugiati per mesi rinchiusi nei centri per poi espellerli, oppure è criminale perché vuole eludere la legge e vuole che una volta in Italia scappino e si sparpaglino sul territorio”. Poi il ministro ha definito l’Unhcr per i rifugiati “uno degli organismi che contano quando la stampa li fa contare, ma in realtà non contano un fico secco”. E ha rincarato la dose dicendo che “a rappresentare l’Italia in quel l’organismo c’è una persona che non ha meriti personali, la signora Boldrini che è nota per essere un esponente di Rifondazione comunista e porta il cognome di un noto capo partigiano, rispettabilissimo, per carità”» (Corriere della Sera 17/5/2009). Fu poi chiarito che non è esponente di Rifondazione né parente di Arrigo Boldrini.
• Alle elezioni politiche del 2013 è stata candidata alla Camera nelle circoscrizioni Sicilia 1 e 2 e Marche come capolista di Sinistra Ecologia Libertà (fortemente voluta da Nichi Vendola). La sua candidatura è stata inclusa tra le ventitré persone scelte dall’assemblea del partito senza passare dalle primarie. Ha optato poi per il seggio in Sicilia 2. Eletta presidente della Camera il 16 marzo 2013 con 327 voti su 618 votanti.
• Nel 2010 ha scritto per Rizzoli il libro Tutti indietro sull’immigrazione e la politica di respingimento dei migranti. Tiene un blog su Repubblica (“Popoli in fuga”) e uno sull’Huffington Post.
• Medaglia ufficiale della commissione nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna (1999), Cavaliere ordine al merito della Repubblica italiana (2004). Nel 2009 ha ricevuto la cittadinanza onoraria del comune di Lampedusa. Famiglia Cristiana, nel suo primo numero del 2010, l’ha indicata come italiana dell’anno 2009 per il «costante impegno, svolto con umanità ed equilibrio, a favore di migranti, rifugiati e richiedenti asilo e per la dignità e fermezza mostrate nel condannare i respingimenti degli immigrati nel Mediterraneo effettuati».
• Parla francese, inglese, spagnolo. «La prima volta ho acquisito lo spagnolo con l’esperienza diretta in America centrale, mi piaceva molto come lingua e quindi al ritorno presi delle lezioni. Il francese l’ho imparato un po’ ai tempi dell’università perché coabitavo con una ragazza francese, e poi ho frequentato la scuola Alliance Francaise a Roma. Anche quando lavoravo alla Fao prendevo lezioni. L’inglese l’ho imparato viaggiando e approfondito con lo studio». [Fabrizio Buratto, Il Sole 24 Ore 8/2/2010] Separata dal giornalista Luca Nicosia, una figlia. Appassionata di musica, da Lucio Battisti ai Radiodervish: «Poi Venditti, De Gregori, i Nomadi. Insomma quelli che cantavo quando facevo la scout». [Elvira Serra, Corriere della Sera 13/2/2010]