Alessandro Trocino, Corriere della Sera 15/03/2013, 15 marzo 2013
IL «COMUNICATORE» A FAVORE DI EUTANASIA E NOZZE GAY CHE VOTO’ BASSOLINO —
Se volevano smentire lo stereotipo del neodeputato ragazzino, un po’ naif, sprovveduto e smarrito nei meandri del Palazzo, hanno scelto la persona giusta. Perché Roberto Fico è un trentottenne napoletano con una buona solidità politica e una gran preparazione: laurea con 110 e lode in Scienze delle Comunicazioni, con indirizzo in comunicazioni di massa, un master in «knowledge management» al Politecnico di Milano, Fico ha alle spalle molti lavori, alcuni dei quali a tempo indeterminato, lasciati di sua spontanea volontà per fare esperienze più importanti. Redattore di una casa editrice, ha diretto la ristorazione di un hotel, ha gestito l’ufficio degli studenti stranieri dell’università di Helsinki e ha importato tessuti di qualità dal Marocco. Ma a riportarlo nella cifra del Movimento a 5 Stelle, ci sono i giudizi taglienti che compaiono sul suo profilo facebook pubblico e che non risparmiano nessuno, da Luciano Violante fino al presidente della Repubblica.
Barbetta, collanina etnica su camicia aperta e braccialetti, se mai diventasse presidente della Camera, Fico romperebbe una tradizione di gessati e tailleur. Ma non è solo questione di look, l’ultima delle preoccupazioni dei 5 Stelle. Perché il giovane campano ha le idee chiare, molte delle quali di sinistra. A 18 anni vota per la prima volta Antonio Bassolino (che poi attaccherà). Poi si sposta verso Rifondazione, ma anche verso l’astensione. Si dichiara a favore del matrimonio degli omosessuali e delle adozioni. Contraddice Grillo sugli stranieri: sostiene che i figli di immigrati nati in Italia debbano essere cittadini italiani. Considera «una vergogna» i Cie, i centri di identificazione ed espulsione. È a favore dell’eutanasia per i malati terminali. Accetterebbe un’amnistia solo insieme a un grande piano di riforma delle carceri.
Ma nei suoi giudizi su Facebook va oltre. Definisce l’ex presidente della Camera (suo predecessore?), Luciano Violante, «una cacchetta di pseudo-uomo»: «Leggete la malafede, il delirio e la bruttezza di questa persona». Sul capo dello Stato Giorgio Napolitano scrive che «copre la trattativa tra Stato e Mafia». Poi lo definisce «un semplice stipendiato dai partiti», «un cane addomesticato per scagliarsi contro l’evoluzione dell’essere umano». Dopo il verdetto sulla Diaz, definisce Gianni De Gennaro, capo della polizia dell’epoca, «uno schifoso». Il governo Monti è «un governo di vigliacchi tenuto in piedi da partiti vigliacchi».
Una lunga serie di dichiarazioni che non hanno nulla da invidiare per chiarezza e durezza a quelle di Beppe Grillo. Del resto Fico è uno dei primi fedelissimi del presidente a 5 Stelle. Lo definiscono anche vicino a Gianroberto Casaleggio, ma lui nega. Fico fonda nel 2005 uno dei primi meetup, diventato il più numeroso d’Italia. Si occupa di energie rinnovabili, gestione di risorse idriche, smaltimento intelligente dei rifiuti, mobilità sostenibile. Ma ha anche altre passioni. Tiziano Terzani, Stanley Kubrick. E la sua fidanzata, la fotografa Yvonne De Rosa, capolista per la circoscrizione Europa del Movimento a 5 Stelle, non eletta.
Alessandro Trocino