ItaliaOggi 12/3/2013, 12 marzo 2013
CASE, IL BOOM CREA PIÙ DIVORZI
Il matrimonio vacilla sotto i colpi del boom immobiliare. Succede in Cina, dove si assiste a un’ondata di divorzi che, secondo gli osservatori, sarebbe legata proprio alla questione della casa. Tutto è cominciato con l’adozione, da parte del governo di Pechino, di una legge che istituisce una tassa del 20% sulle plusvalenze riguardanti la vendita di un alloggio che non sia abitazione principale.
Ma il provvedimento non ha avuto l’effetto sperato. Un gran numero di proprietari si è affrettato a cedere il proprio immobile, che non fosse ovviamente la prima casa. Inoltre molte coppie, consigliate da banche e intermediari, hanno deciso di divorziare, almeno temporaneamente, per sfuggire al maxi prelievo fiscale. La legge, infatti, non impedisce a una coppia che possiede due appartamenti di dividersi, rivendere l’alloggio e quindi sposarsi nuovamente. Il risparmio ottenuto può raggiungere centinaia di migliaia di yuan, anche 50 mila euro o più. Così le domande di separazione sarebbero quadruplicate a Shanghai.
Quello del governo è l’ennesimo tentativo di raffreddare il settore immobiliare, che rischia di creare una pericolosa bolla. I prezzi sono aumentati in febbraio per il terzo mese consecutivo e non accennano a fermarsi. A essere preoccupata è soprattutto la classe media che vive nelle grandi città, dove cercare casa senza indebitarsi fino al collo comincia a essere problematico.