Riccardo Ruggeri, ItaliaOggi 9/3/2013, 9 marzo 2013
BUONASERA, HO 78 ANNI, VISSUTO IN UN MONDO GOVERNATO DA COGLIONI, HO SEMPRE LOTTATO DURAMENTE PER NON ESSERLO
Tweet. Che mondo è quello dei «grillini»? Difficile o facile da penetrare? Se anziché «cherchez la femme», ci orientassimo su «chercez le garçon»?
Confesso che il martellamento di Grillo sui vecchi politici aveva avuto, anche su di me, un certo impatto, seppur indiretto. Ho cominciato a chiedermi: e se Bersani fosse davvero un «morto che cammina»? E se Berlusconi fosse proprio uno «psico nano»? Poi seppi che i grillini eletti avevano un alto tasso di scolarità, moltissimi erano laureati, parlavano le lingue, sapevano smanettare sul computer come gli hacker cinesi del Pcc. E ancora, Grillo e Casaleggio avevano «vision» visionarie, erano riusciti a interiorizzare il documentario cospirazionista «Zeitgeist» di Peter Joseph, puntavano in silenzio a un nuovo ordine mondiale, chiamato «Gaia».
Mi piacque la direttiva di Grillo-Casaleggio imposta ai loro adepti: «niente talk show, sì a dichiarazioni spontanee, ogni deputato e senatore neo eletto si presenti in video, descrivendosi con una dozzina di parole». Questo è stato un momento esaltante per gli amanti della comunicazione, come me. Confesso il mio imbarazzo su alcune di queste presentazioni, ne cito due: uno, «Ciao, ho 40 anni, in quanto sommellier mi occuperò di agricoltura», un altro «Ciao, ho 25 anni, sono vegano, disiscritto dalla Chiesa Cattolica». Turbato, sono andato a rileggermi tutte le altre dichiarazioni, erano dello stesso tipo, mi sono detto, è arrivato il momento di fare autocritica? Se dovessi presentarmi in pubblico, descrivendomi con una dozzina di parole, cosa direi? Mi è venuto solo questo: «Buonasera, ho 78 anni, vissuto in un mondo governato da coglioni, ho sempre lottato per non esserlo».
Trattandosi di giovani alla loro prima esperienza politica pareva logico da parte di noi della stampa, dell’intellighenzia, del buonsenso, avere verso di loro una certa tolleranza. Così feci, poi improvvisamente assistetti all’intervista di uno di loro, certo Paolo Bernini, neo deputato, intervistato con leggerezza, senza secondi fini, da un collega di Ballarò. Bernini si lancia in un lungo, in verità piuttosto confuso, discorso, lo chiude con queste parole: «_non so se lo sapete, ma in America hanno già iniziato a mettere i microchip all’interno delle persone, è un controllo di tutta la popolazione_». Rimango senza parole. Un tempo quando non capivamo un problema ci rifugiavamo in: «cherchez la femme». E ora? «Cherchez le garçon».
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